Il territorio parmense, grazie alla sua tradizione eno-gastronomica, è uno dei luoghi più apprezzati e conosciuti d’Italia. La storia che lega Parma alla Pasta ha origine nell’Ottocento quando in città inizia l’attività di Barilla e tutta l’industria della produzione, trasformazione e conservazione alimentare assume un ruolo di primo piano contribuendo a rendere nel corso del tempo la denominata Food Valley una terra ricca di prodotti unici ed inimitabili. La Pasta rappresenta il simbolo per eccellenza della qualità gastronomica italiana nel mondo, uno dei prodotti su cui si basa il senso culturale di “italianità”.
Domani – martedì 25 ottobre – si celebra la giornata mondiale della Pasta – World Pasta Day – e per questa occasione il Museo della Pasta, parte del più ampio circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma (considerato un “unicum” a livello nazionale), accoglie giornalisti di fama nazionale ed internazionale giunti a Parma per conoscere la storia e l’evoluzione di uno dei principali prodotti della tradizione eno-gastronomica del territorio che, insieme ad altri prodotti come il Parmigiano, il Prosciutto e il Pomodoro, hanno reso la Food Valley e Parma una delle zone più apprezzate in tutto il mondo per sapori, cultura, storia e tradizione.
Le dieci sezioni del percorso espositivo, nato da un’idea di Pietro Barilla, raccontano tutta la storia della Pasta partendo dalla materia prima, il chicco di grano, e la sua trasformazione nella tradizione casalinga fino alla produzione industriale. Il Museo è caratterizzato da oggetti curiosi, grandi macchinari e testimonianze d’epoca che guidano il cammino del visitatore attraverso la storia, il costume e l’alimentazione.