“La cultura è un patrimonio comune ed è anche un segno di civiltà contro l’oscurantismo“: lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visitando al Colosseo la mostra “Rinascere dalle distruzioni“, che propone la ricostruzione di tre monumenti distrutti dagli attacchi terroristici in importanti siti del Vicino Oriente, a partire da Palmira. Ad accompagnare il Capo dello Stato i ministri degli Esteri, Paolo Gentiloni, e dei Beni culturali, Dario Franceschini, e i curatori della mostra, Francesco Rutelli e Paolo Matthiae. “La mostra è bellissima – ha commentato Matttarella – merita di essere vista con attenzione. E’ un segno di solidarietà che dimostra che la cultura non ha confini, è un patrimonio comune. Ed è anche un segno di civiltà contro l’oscurantismo, un segno di speranza che dimostra che si può ricostruire quello che l’inciviltà ha distrutto“. Il Capo dello Stato ha quindi reso omaggio all’archeologo ucciso a Palmira, Khaled Asaad, un “eroe che con altre persone ha salvato una grande quantità di capolavori che rimangono patrimonio dell’umanità“. Infine il presidente della Repubblica ha ricordato che “il nostro Paese ha una grande esperienza e l’ha messa a disposizione della comunità internazionale, coinvolgendo tanti altri Paesi che hanno la stessa sensibilità“.