Greenpeace interviene sul via libera dell’Aula del Senato alla ratifica dell’Accordo di Parigi collegato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la cosiddetta Cop21.
“Meglio tardi che mai. Dopo la ratifica dell’Accordo di Parigi, bisognerebbe rivedere gli impegni volontari sia in sede europea che nazionale” commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. “Il governo Renzi dovrebbe smettere di porre ostacoli e impedimenti alle rinnovabili; occorre rilanciare le politiche di efficienza e intervenire seriamente sul settore della mobilità e dei trasporti. La mobilità del futuro è elettrica, insistere sul gas come si sta facendo è miope e di retroguardia”.