Terremoto, brutta figura a 5 Stelle: i grillini portano le bufale sulla magnitudo in Senato, ignoranza al potere

MeteoWeb

Il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1, ancora menzogne per interessi economici di Governo!!! Anche il Terremoto che ha distrutto L’Aquila fu ‘addomesticato’ a 5.8…Il tutto per non risarcire i danneggiati al 100%“. Questo il testo di un messaggio pubblicato su Facebook dalla senatrice grillina Enza Blundo, dopo le scosse di questa mattina. Il post e’ stato subito notato e rilanciato su Twitter e il senatore Pd Andrea Marcucci ha commentato: “anche in situazioni tragiche come quella di queste ore, non perdono occasione di scrivere bestialita’“. Blundo ha poi modificato il testo del suo messaggio: “il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1! Quello che mi preoccupa – si legge adesso sulla bacheca della senatrice – e’ la finzione mediatica, perche’ puo’ fare danni maggiori del sisma stesso! Massima solidarieta’ e vicinanza per tutti coloro che sono stati danneggiati“.

9_2016_10_30_20161030_000045Il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha risposto con un tweet: “Blundo senatrice M5S si vergogni di tale indecenza. In Emilia danni case e imprese risarciti al 100% e terremoti del 2012 furono 5.9 e 5.8“. Anche la senatrice 5 stelle è caduta nella bufala dei social, secondo cui lo Stato non pagherebbe i danni in base alla magnitudo. Nulla di più falso. Che tristezza per tutta quest’ignoranza al potere.

Indegne e di una gravita’ inaudita le parole che la senatrice del Movimento 5 Stelle, Enza Blundo, ha affidato a un post su Facebook, dove ha scritto che il Tg1 ha prima riferito di una scossa di 7.1 e poi l’ha declassata a 6.1 dando vita a menzogne per interessi economici di governo“. Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Marietta Tidei. “La senatrice parla di terremoti addomesticati per non risarcire i danneggiati al 100%: la strumentalizzazione dei 5 Stelle non conosce limiti neppure di fronte al dolore delle popolazioni che stamattina si sono risvegliate in un nuovo incubo dopo quello degli scorsi giorni“, prosegue. “Alle popolazioni colpite dal nuovo Terremoto va tutta la nostra vicinanza: sosteniamo l’azione del governo per lavorare concretamente sul doppio fronte della ricostruzione e della prevenzione“, conclude Tidei.

Purtroppo puntuale e’ ricominciato il balletto sulla magnitudo ‘abbassata ad arte per non risarcire’. Bufala gia’ smontata qui dopo il Terremoto del 24 agosto. Non speculiamo sulla pelle della gente, per favore. Spiace vedere che ci e’ cascata anche una senatrice, Enza Blundo del M5s”. Lo scrive sul proprio profilo facebook il direttore de La7 Enrico Mentana. “Crollano meraviglie della nostra storia, si temono perdite umane, centinaia di migliaia di persone non dormiranno piu’ a casa loro per chissa’ quanto tempo. Le fesserie – conclude – possono attendere, se proprio non si riesce a farne a meno“.

Per Enza Blundo, vicepresidente commissione infanzia, anche sul Terremoto c’è il #gomblotto. #classedirigente5Stelle Poveri noi“. Lo scrive su Twitter la senatrice Pd Francesca Puglisi replicando alla senatrice M5S Enza Blundo.

Purtroppo in tanti sono davvero convinti che l’INGV la “abbassi” volutamente sotto il 6° grado della scala Richter per evitare che lo Stato debba pagare i danni, nonostante sia già stato ampiamente spiegato come si tratta di una bufala clamorosa. Lo Stato paga, sta pagando e pagherà i danni di tutti i terremoti distruttivi: le ultime vicende di cronaca politica sulle risorse finanziarie (ingenti) stanziate per Amatrice e gli altri paesi del Centro Italia colpiti dal sisma del 24 Agosto sono note a chiunque capita anche di sfuggita e per sbaglio di ascoltare una radio, osservare un televisore, sfogliare un giornale. Ma evidentemente i complottisti ad ogni costo vivono proprio fuori dal mondo.

Eppure abbiamo anche spiegato sin dai tempi dell’Emilia Romagna (terremoto del 2012) perchè esistono differenze di magnitudo tra l’INGV e gli altri centri di ricerca internazionali. Come qualsiasi parametro fisico, infatti, la stima della magnitudo è incerta. Le stime fornite dall’Ingv, dall’Usgs e da altre agenzie internazionali rientrano nella variabilità aspettata.

I margini di incertezza ed eventuali variazioni si devono ai dati utilizzati e ai modelli di riferimento. L’Ingv utilizza un modello delle velocità crostali calibrato proprio per l’Italia centrale e una densità di stazioni sismiche maggiore di quello delle altre agenzie internazionali che utilizzano modelli di velocità globali.

Per questo motivo, anche se solitamente il dato INGV arriva qualche minuto dopo rispetto a USGS o CSEM, lo consideriamo sempre il più affidabile e quello “ufficiale”. Utilizzando i modelli globali e un’altra tecnica di analisi dei dati, anche l’Ingv arriva a definire il valore di magnitudo di USGS e CSEM: nel caso del terremoto di stamattina, magnitudo 6.6 a fronte della magnitudo 6.5 ufficiale dell’INGV (dopo un ricalcolo rispetto all’iniziale 6.1). Esistono poi diverse definizioni e metodi di stima delle magnitudo (magnitudo locale, magnitudo momento, magnitudo dalle onde superficiali e di volume, magnitudo durata). Queste vengono utilizzate a seconda del tipo di strumentazione che ha registrato le onde sismiche rilasciate dal terremoto e della distanza tra le stazioni e l’epicentro (scala locale, regionale o globale). Per il medesimo evento sismico forniscono valori leggermente differenti, ma di norma all’interno delle incertezze di ciascuna stima. Significa che 0.2/0.3 di magnitudo non cambia moltissimo da un punto di vista prettamente scientifico. E non cambia proprio nulla da un punto di vista legislativo.

Infatti non c’è alcuna legge che definisce i compiti dello Stato su rimborsi e sussidi alle popolazioni colpite in base all’intensità del terremoto: tutte le leggi in merito fanno riferimento all’entità dei danni, quindi alla scala Mercalli e non a quella Richter. Tutti gli ultimi recenti terremoti (L’Aquila 2009, Emilia Romagna 2012, Amatrice 2016 e adesso anche quello di ieri) hanno abbondantemente superato il 6° grado della scala Mercalli, attestandosi tra il nono e il decimo grado, e infatti l’impegno dello Stato per la ricostruzione è stato ed è totale, senza alcuna discussione in merito. Tranne che tra i trogloditi dei social, leoni da tastiera dietro lo schermo di un pc.

Condividi