Terremoto: ecco in base a cosa avviene il rimborso

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Un Terremoto si misura attraverso due valori differenti: la magnitudo e l’intensità. Attraverso la magnitudo è possibile stimare quanta energia elastica ha sprigionato il sisma, mentre l’intensità analizza gli effetti sull’ambiente, sulle cose e sull’uomo e “viene utilizzata per valutare i danni e dare i rimborsi per la ricostruzione”, come spiega il sismologo Salvatore Mazza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

In genere la prima magnitudo fornita è in scala Richter: “E’ calcolata considerando l’ampiezza massima del sismogramma, ossia del tracciato che arriva nella sala simica e che registra le misure fatte dai sismografi”, ha spiegato Mazza. “Il vantaggio – ha aggiunto – è che questa misura si ottiene molto velocemente e ci permette di ottenere una prima stima”. Ma appena sono disponibili tutti i dati e l’intera registrazione è possibile calcolare la ‘magnitudo momento’. Tale misura  necessita di più tempo, ma risulta più precisa e a volte differisce rispetto ai dati iniziali e alla misurazione in scala Richter: è accaduto per esempio ieri, 30 ottobre, dopo la scossa delle 7.40 che è stata definita in un primo momento di magnitudo 6,1, mentre successivamente di magnitudo 6,5. “E’ come quando il medico fa una visita al cuore con lo stetoscopio, capisce subito che c’è un problema ma poi con l’elettrocardiogramma può fare una valutazione diversa” ha detto Mazza.

L’intensità di un terremoto si misura in un modo completamente differente: si utilizza infatti la scala Mercalli e che, ha rilevato Mazza, “viene utilizzato per valutare i danni e dare i rimborsi”. Attraverso questa tecnica vengono considerati gli effetti sull’ambiente, sulle cose e sull’uomo. La scala Mercalli si compone di dodici gradi, un grado elevato corrisponde ad un terremoto più disastroso. Perciò, se la magnitudo di un certo Terremoto è solo una, l’intensità è molto relativa, può cambiare da luogo a luogo e dipende dai danni a cose e persone: solitamente più si è lontani dall’epicentro, più diminuisce. Sono scale completamente diverse, specifica Mazza, un Terremoto di magnitudo Richter 6, se ha fatto molti danni, può corrispondere al decimo grado della scala Mercalli.

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