“Abbiamo indicato la primavera come termine per la consegna delle casette ai terremotati ma lavoriamo per rendere possibile un’accelerazione. Non è escluso che la consegna possa essere anticipata rispetto alle previsioni”. Lo ha detto a Voci del Mattino, Radio1 Rai, Vasco Errani, commissario straordinario del governo per la ricostruzione, a due mesi esatti dal sisma che ha devastato l’Italia centrale. “Stiamo parlando di case di qualità, non container. I tempi per la loro disponibilità sono legati in primo luogo alla consegna delle aree per il loro allestimento, alla definizione dei numeri e dei nuclei familiari che ci andranno a vivere. E’ un lavoro non semplice, che stiamo facendo insieme ai Comuni, insieme ai sindaci, cercando di accelerare il più possibile. Diciamo che finché non ci saranno numeri definiti, la scadenza rimarrà quella della primavera. Vorrei ricordare che sono pochissime le persone che si trovano ancora nelle tende. Credo che essere arrivati a chiudere i campi tenda in due mesi sia un risultato molto importante”.
In merito alla tutela del patrimonio artistico delle zone colpite dal sisma, Errani ha spiegato: “La scelta fondamentale è ricostruire, recuperare e migliorare sismicamente l’intero patrimonio artistico, i beni culturali, le chiese, i luoghi di culto. E’ una scelta impegnativa perché da un primo calcolo sarebbero oltre 1500 le chiese danneggiate da questo Terremoto. Sara’ costituita una sovrintendenza speciale che lavorerà con obiettivi e tempi celeri per recuperare questi beni perché – ha concluso il commissario governativo – recuperarli e’ una scelta imprescindibile per l’identità di questi territori”.