Appello a raccogliere fondi a favore dell’organizzazione umanitaria Nph, che sta soccorrendo i bambini e le famiglie della zona sud-ovest di Haiti, la piu’ colpita dall’uragano Matthew, portando i soccorsi in elicottero, per il crollo e allagamento dei ponti e delle strade di collegamento del paese e in carovane che avanzano nel fango. A lanciarlo e’ la Fondazione Francesca Rava, che rappresenta Nph in Italia. Padre Rick Frechette, medico in prima linea, da 30 anni direttore di Nph ad Haiti, dopo aver aiutato i piu’ bisognosi rimasti bloccati negli slum di Port-au-Prince che non avevano altro luogo o possibilita’ per fuggire, sta raggiungendo l’Asile con 500 sacchi di riso e 4.000 litri d’acqua.
Li’ ci sono 30.000 persone bloccate tra tre fiumi, che hanno cibo solo per altri due giorni. Una carovana con i giovani del programma don Bosco (i ragazzi cresciuti nella Casa orfanotrofio Nph) ha distribuito cibo in tre localita’ a Les Cayes e un terzo team ha raggiunto per la prima volta dopo l’uragano le localita’ di Dame Marie, La Serengue (Abricot) e Jeremie, portando provviste alla comunita’ locale, prima completamente isolata.
All’Ospedale pediatrico Nph Saint Damien, gia’ centro dei soccorsi internazionali in occasione del terremoto del 2010 e che assiste 80.000 bambini l’anno, stanno organizzando i team per l’invio delle cliniche mobili sui territori colpiti portando medicine, liquidi reidratanti, tende, medici e infermieri. Al Saint Damien inoltre e’ operativo uno degli ultimi centri di reidratazione del paese, che in condizioni normali prima dell’uragano continuava ad avere 50 piccoli pazienti al mese.