Come era prevedibile l’uragano Matthew si abbatte anche sulla campagna elettorale per la Casa Bianca, e in Florida è polemica dopo che il governatore repubblicano non ha accolto la richiesta dei democratici di rinviare, di fronte all’emergenza, la scadenza per la registrazione al voto, fissata per l’11 ottobre. Era stato il manager della campagna di Hillary Clinton, Robby Mook, ad affermare di “sperare che le autorità in Florida rinviino questa scadenza per l’uragano“. Ma il governatore Rick Scott ha replicato che non intende cambiare questa data, perché “la gente ha avuto molto tempo per registrarsi“. Ma Scott nelle stesse ore esortava i residenti delle zone costiere, che rischiano di essere devastate dalla forza dell’uragano, di obbedire all’ordine di evacuazione “per non rischiare la vita“. L’emergenza ha quindi non solo congelato la campagna elettorale, ma anche interrotto quella per la registrazione al voto, che vede i democratici particolarmente impegnati a cercare di registrare il maggior numero di ispanici e afroamericani. E di fronte alla presa di posizione del governatore repubblicano gli esperti prevedono una battaglia legale: “In primo luogo i residenti della Florida che hanno dovuto lasciare le loro case prima di registrarsi vorranno farlo e se il governatore non allunga i tempi i democratici faranno causa“, ha dichiarato Rick Hasen, giurista che dirige l’Election Blog Law.