“L’Università di Padova ha predisposto uno studio, su richiesta della Regione, per capire le criticità e le possibili soluzioni per la difesa del litorale veneto. Uno studio molto dettagliato sui fenomeni di subsidenza ed erosione che è pronto per essere attuato su tutti i 160 chilometri della costa veneta. I costi per l’attuazione di questo programma sono di 51 milioni di euro per gli interventi strutturali e di almeno 5 milioni annui per le manutenzioni in condizioni meteoclimatiche ordinarie. Ovviamente la Regione non dispone di tali cifre e quindi ci attendiamo il doveroso intervento dello Stato, che in questo paese incassa l’81,5% delle tasse ridistribuendole solo molto parzialmente agli enti periferici”. A mettere a fuoco la situazione è l’assessore regionale all’ambiente e alla difesa del suolo del Veneto Gianpaolo Bottacin, dopo le ultime mareggiate che la settimana scorsa hanno provocato ancora una volta danni ed erosioni sugli arenili del litorale veneto.
“La differenza tra ciò che i veneti versano allo Stato e ciò che torna indietro – sottolinea l’assessore – ammonta a oltre 20 miliardi di euro all’anno. Se potessimo tenere queste risorse sul territorio, anche gli interventi per la difesa dei litorali potrebbero essere più incisivi e sistematici. Da due anni, oltre tutto, la competenza sulle spiagge è passata alle Regioni, ma i canoni di utilizzo continua a incassarli lo Stato. Banalizzando, in modo che tutti capiscano, si può dire che lo Stato si prende la carne e alla Regione resta l’osso”. “Attualmente stiamo operando con le poche risorse disponibili nel bilancio regionale – conclude Bottacin – ma ci siamo attivati con il ministero chiedendo finanziamenti adeguati per la realizzazione del nostro piano e siamo fiduciosi, visto e considerato anche che il ministro Galletti qualche mese fa a Bibione ha pubblicamente dichiarato che se avessimo presentato un piano lo avrebbe finanziato. Siamo certi che in questo pressing anche i sindaci del litorale saranno al nostro fianco”. (AdnKronos)