A L’Aquila la farsa del “Convegno Nazionale sulle Scie Chimiche”

MeteoWeb

L’Aquila….la città ancora alle prese con una fase dopo-terremoto di cui non si vede la fine e con una crisi che si mangia le speranze di chi vorrebbe rialzare la testa.

L’Aquila….la città-cantiere dove si incrociano solo operai. E quando se ne vanno loro, alle quattro del pomeriggio, resta il deserto. Una città vuota, spettrale, in attesa di una rinascita che ancora si fa fatica a intravedere.

L’Aquila….la città che ha ospitato la Notte Europea dei Ricercatori.

L’Aquila….la città sede dell’Università più antica d’Abruzzo.

L’Aquila….la città sede di due centri di eccellenza: il CETEMPS (Centro di Eccellenza per l’integrazione di tecniche di Telerilevamento e Modellistica numerica per la Previsione di eventi Meteorologici Severi) e il DEWS (Design Methodologies for Embedded controllers, Wireless interconnect and System-on-a-chip).

L’Aquila….la città che ‘ospita’, all’interno dei propri confini provinciali, uno dei quattro laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Convegno-Nazionale-Chemtrails-L’Aquila-19-Novembre-2016-01La medesima Città che sabato 19 novembre, con il patrocinio (sarebbe più opportuno scrivere complicità) di un’amministrazione comunale stralunata, ha ospitato il Convegno Nazionale sulle Scie Chimiche, Geoingegneria, Manipolazione climatica ed ambientale, organizzato
nientepopodimeno che dall’Associazione Riprendiamoci il Pianeta. La medesima Città che permette ad autentici profani in materia di assurgersi ad esperti, senza la possibilità che sul medesimo palco fosse ‘presente’ un minimo di contraddittorio.

Bypassiamo i soliti anfitrioni, tra i quali Domenico Azzone (il ‘famoso’ tecnico in congedo del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana che afferma che “non tutte le Scie di Condensazione rilasciate dai velivoli (militari e/o civili) sono tutte normali, almeno a far data dalla fine degli anni ’70 inizio anni ’80 del secolo ventesimo” senza, però, mai giustificare tale asserzione con prove concrete) ed il biologo Giorgio Pattera (colui che, presentando le analisi dell’acqua piovana, scambiò microgrammi(µg/l) per milligrammi(mg/l)…), reduci come sempre dal solito pippone sulla disinformazione e sul documento ‘segreto’ di Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei Cambiamenti Climatici (accordo che prevede, semplicemente una collaborazione tra le università di tutto il mondo per svolgere esperimenti su piccoli appezzamenti di terreno con lo scopo di vedere quali effetti potrebbero avere i cambiamenti climatici naturali sulle piante….. Purtroppo, però, per cercare di rendere vera un’affermazione, basta farla mostrando pagine e pagine di documenti che nessuno dei webeti leggerà mai).

I ‘capitoli’ più comici del Convegno riguardano, senza ombra di dubbio, gli interventi di tre pseudo-esperti in materie scientifiche: Magda Piacentini, Marinella Giulietti e, dulcis in fundo, Padre Quirino Salomone. Persone che, con ogni probabilità, amano mettersi al centro dell’attenzione, anche a costo di apparire grottesche. Persone che diluiscono e combinano i propri umori arrivando a concepire teorie pseudo-razionali le quali non fanno altro che schernire la cultura scientifica.

Magda Piacentini, maestra elementare, referente della ‘Commissione R.I.P. Scie Chimiche e Geoingegneria’ e relatrice al Convegno sulle scie chimiche di Perugia, sferra un duro ‘attacco’ contro i meteorologi…rei, a suo dire, di “consultare le carte celesti ed emettere bollettini che allertano tutti alla massima prudenza”, senza accorgersi di “ …quelle finte nuvole che tutti gli altri, se vogliono, vedono da terra ad occhio nudo… ”.
Per la signora Magda Piacentini “…il riscaldamento globale è una bugia. E i militari , con le scie chimiche, interferiscono con i fenomeni naturali…”.
Giusto per non farci mancare nulla la signora Piacentini, nel clou del delirio apocalittico, afferma che “…l’immissione di petrolio nelle placche terrestri può causare terremoti. E qui siamo in una città colpita dal sisma… I terremoti dal 1980 al 2000 sono stati 7. Negli ultimi 16 anni sono diventati 165…”.

La signora Magda Piacentini ignora, senza ombra di dubbio, che la terra si muove da millenni…così come ignora che i nubifragi (oggi chiamati impropriamente con il nome di “bombe d’acqua”) sono sempre esistiti e fanno parte del nostro clima mediterraneo. E non è un caso che fenomeni del genere si verifichino tra la stagione estiva e quella autunnale, ossia quando il potenziale energetico disponibile dall’atmosfera è più elevato. Fenomeni di questo tipo sono in aumento non perché usiamo troppo il ‘tostapane’, ma perché i bassi strati troposferici e le temperature superficiali marine, diventando troppo caldi, ed una delle principali forzanti è attribuibile alla sempre maggiore concentrazione di gas serra di origine antropica. Per cui, sotto certi aspetti, comuni non sono, ma la spiegazione è molto più semplice di ciò che può sembrare, se è vero che l’equazione di Clausius-Clapeyron ci dice che aumentando di un grado la temperatura dell’aria, l’atmosfera è in grado di trattenere il 7% in più di acqua sotto forma di vapore acqueo. Dati alla mano si concepisce come in Italia stia aumentando la frequenza di fenomeni estremi violenti come trombe d’aria, nubifragi ed alluvioni che sempre più spesso fanno registrare danni ingenti e vittime perché aggravati da decisioni scellerate di trasformazione del territorio e degli ecosistemi (fiumi intubati, aree urbane completamente impermeabilizzate, edifici realizzati in aree a rischio idrogeologico, inadeguatezza della rete di convogliamento delle acque piovane ecc.). Nel nostro Paese, purtroppo, i cambiamenti climatici sono un dato di fatto e dovremo fare il possibile per ridurre l’impatto delle attività antropiche sul clima per non peggiorare ulteriormente la situazione.
La signora Magda Piacentini dimentica, inoltre, che le previsioni meteo in realtà sono una cosa seria, effetto di calcoli complessi, algoritmi, studi e osservazioni tutt’altro che riconducibili ad un semplice sguardo alla sfera celeste.

La professoressa Marinella Giulietti, insegnante d’inglese, si presenta come “….una cittadina che si fa delle domande…” (Ma non dovrebbe essere un’esperta?). Nel frattempo, tra una domanda e l’altra, Marinella Giulietti raccoglie acqua piovana con un catino di plastica. Poi la fa analizzare e scopre che ci sono alti livelli di alluminio e bario. Al diavolo la corretta metodologia di raccolta e campionamento dell’acque!
Ma vogliamo fidarci e sperare che, essendo la Giulietti un’esperta, tutte le norme previste per una corretta esecuzione delle operazioni di campionamento, solitamente affidata a qualificati tecnici di laboratorio preventivamente formati e qualificati, siano state rispettate.
Un intervento ricco di spunti teneri: “….osservando ho fatto delle ipotesi, ho cominciato ad approfondire (su internet) l’argomento e, sempre su internet, ho trovato delle risposte….”.

Sempre su internet, però, il 23 dicembre del 2013 in una missiva indirizzata al Dott. Romagnoli, densa di speranza, sospetto e angoscia, Marinella Giulietti ammette candidamente di “…non essere un tecnico e di non avere la competenza necessaria per fare qualcosa…”. Peccato…un’altra occasione persa per tacere e lasciare, come le regole scientifiche imporrebbero, la poltrona a qualcuno che ne sapesse più di lei.

Padre Quirino Salomone, frate francescano dell’Ordine dei Frati Minori, sacerdote dal 1963, diploma di solfeggio presso il Conservatorio Musicale di Pescara, conferenziere, relatore di convegni, corsi di formazione IRRSAE (attività di ricerca educativa indirizzata a raccogliere e ad elaborare e diffondere la documentazione pedagogico-didattica).

Insomma …un curriculum perfettamente consono agli argomenti trattati nel corso del convegno. E, difatti, basta poco per farlo entrare nel vivo del discorso prettamente scientifico: “…l’elettromagnetismo è asservito a progetti bellici nascosti dietro segreti militari!…”.

Se ci trovassimo nel bel mezzo del film ‘Il secondo tragico Fantozzi’, potremmo chiosare con altrettanti novantadue minuti di applausi… Ma, ahimé, è tutto vero.
Quest’oggi il mio cuore di abruzzese ferito è ripreso a pulsare nelle vicende comuni della vita quotidiana, ma con tanto amaro in bocca.

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