Nel novembre 2005 si verificò una storica piena del fiume Tevere. Il fiume esondò in diverse aree, dall’Umbria al Lazio. Il 27 novembre 2005 il Tevere raggiunse il suo picco di portata a Roma, facendo segnare una delle altezze idrometriche più alte degli ultimi decenni. All’idrometro di Ripetta venne raggiunta l’altezza di 12 metri. Per avere un’idea di questa dimensione, si pensi che oggi – 27 novembre 2016 – secondo i dati dell’Idrografico della Regione Lazio il livello è di circa 6 metri.
La piena del 2005 tenne Roma con il fiato sospeso, anche se in realtà non venne mai raggiunto il livello di guardia. Durante l’ultima esondazione del Tevere a Roma, del resto, il livello era stato di 16,84 metri a Ripetta. I 12 metri sono stati nuovamente toccati nel 2008 e 2012. Nel 2008 il livello raggiunse i 12,5 metri a Ripetta.
Gli effetti della piena costrinsero all’evacuazione molte persone, specialmente nell’area della foce, a Fiumicino. Inoltre un barcone-discoteca si inabissò. Un antipasto di quanto accaduto tre anni dopo con il disastro dei barconi trascinati dalla piena e accumulatisi presso Ponte Sant’Angelo.
La piena ordinaria del Tevere a Roma scatta quando si raggiunge un’altezza di 10 metri all’idrometro di Ripetta. Oltre i 13 metri fino a 16 metri si parla invece di piene straordinarie, ma sono molti decenni che non vengono raggiunti livelli così alti, grazie al contenimento esercitato a monte dai numerosi bacini artificiali (Corbara, Alviano, Castel Giubileo).