Allerta Meteo Europa – Sarà un inizio Dicembre particolarmente freddo e nevoso per molti stati dell’Europa orientale e la Russia. L’ampia saccatura di matrice artica che nelle ultime ore ha sfiorato l’Italia, regalandoci l’avvezione di aria fredda delle ultime ore, nel corso delle prossime ore comincerà a spostarsi verso levante, andando ad interessare più direttamente i Balcani, l’area carpatico-danubiana e l’intera Europa orientale, dalla Russia europea fino al mar Nero. Difatti mentre l’Europa centro-occidentale continua ad essere interessata da un vasto promontorio anticiclonico dinamico, che continua a convogliare aria piuttosto mite dalle latitudini sub-tropicali oceaniche, freddo e gelo rimangono ancora relegati sopra le pianure e i bassopiani innevati dell’Europa orientale, fra Russia europea, Bielorussia, Polonia, Ucraina, Moldova e Romania, dove nei bassi strati è presente un campo termico con valori negativi. Temperature largamente inferiori ai +0°C, anche in pieno giorno, si continuano a registrare in vaste aree dell’est Europa. In modo particolare fra Bulgaria, Romania, Polonia, Moldavia, Bielorussia, Ucraina, Repubbliche Baltiche, Finlandia e Russia europea, dove nei bassi strati si è isolato un esteso “cuscinetto di aria fredda polare continentale” (“lake cold”), piuttosto sottile, di tipo polare continentale, che continua a rendere il clima decisamente invernale, con temperature ampiamente negative, localmente pronte a spingersi anche sotto i -10°C -15°C fra la Finlandia e le pianure della Russia europea.
Le temperature più basse si registrano proprio sulla Russia centrale e sul nord della Finlandia, dove localmente la colonnina di mercurio potrebbe scivolare al di sotto del muro dei -15°C -20°C. Ma oltre al gran freddo, di natura “pellicolare”, i paesi dell’Europa orientale devono fare i conti anche con nevicate, a tratti particolarmente abbondanti in diverse regioni tra il nord della Romania, l’Ucraina, la Bielorussia e la Russia occidentale, che stanno arrecando non pochi disagi.
In alcuni Oblast’ dell’Ucraina settentrionale e della Bielorussia gli accumuli di neve al suolo hanno superato anche i 20-30 cm, fino a sfiorare i 40 cm nelle campagne, a seguito delle persistenti nevicate degli ultimi giorni, prodotte dall’insistenza di una vasta saccatura di origine artica, costantemente alimentata dall’affondo di aria particolarmente molto fredda se non gelida in quota, in discesa dalla Lapponia e dalle coste dell’Artico russo. Il consistente innevamento delle campagne e dei boschi, fra Ucraina, Bielorussia e Russia, nelle ore diurne è ben evidenziato anche dalle immagini trasmesse dal satellite visibile, il quale “fotografa” una vasta distesa bianca che domina su tutto il settore orientale del continente.
Le nevicate di questi giorni hanno imbiancato pure città, boschi e campagne, fra la Polonia, la Moldavia, la Romania e la Bulgaria, dove il manto nevoso localmente ha raggiunto accumuli superiori ai 20-30 cm. Il deposito di neve fresca sulle pianure e sui bassopiani fra la Romania, l’Ucraina, la Bielorussia e la Russia europea sta contribuendo alla sedimentazione del freddo nei bassi strati, consolidando lo sviluppo del cosiddetto “lake cold”. Ossia quel “cuscino di aria gelida” e pesante che stagna nello strato d’aria prossimo il suolo innevato. Lo stazionare di questo “cuscino di aria gelida” ha determinato un ulteriore diminuzione delle temperature, che si è avvertito principalmente nelle zone interessate dall’innevamento.
A ciò si sta sommando pure l’effetto “Albedo” indotto dallo strato di neve depositato sul terreno, che ha contribuito a far piombare le temperature, in particolare le minime notturne, sotto la soglia dei -8°C -9°C, ma con picchi che sul vicino confine russo e sulla Bielorussia potranno scendere anche sotto il muro dei -10°C -15°C. E da domani questi paesi faranno i conti con nuove intense nevicate per il rapido sviluppo di una ciclogenesi a carattere freddo, “sottovento” all’asse della stessa saccatura. Lungo il ramo occidentale (quello discendente) di questa saccatura continuano a scivolare diverse “anomalie positive della tropopausa dinamica”, indotte dalla stessa componente meridiana del “getto polare”.
La più intensa di queste nel corso della giornata di domani, scivolando molto rapidamente dal Baltico verso la Polonia nord-orientale, tenderà ad evolvere in una ciclogenesi a carattere freddo. La formazione di questa nuova giovane ciclogenesi sarà a sua volta supportata in quota, nell’alta troposfera, dallo scivolamento di un intenso “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto polare”) che dal nord Atlantico si dipanerà molto rapidamente, da nord-ovest verso sud-est, in direzione della Polonia, Slovacchia, Ungheria, Serbia e ovest della Bulgaria, dopo aver attraversato il sud della Norvegia e la Danimarca, presentando massimi di velocità di circa 290-300 km/h a circa 9000 metri al traverso della Norvegia meridionale e della Danimarca. Proprio i “Jet Streaks”, come capita in Atlantico, sono i veri motori del tempo atmosferico e innescano lo sviluppo dei più grandi cicloni extratropicali.
Questo potentissimo fiume d’aria, che passerà nell’alta troposfera, determinerà lo sviluppo di una importante anomalia della tropopausa, agevolando l’intrusione di aria dalla stratosfera, molto secca e stabile, la quale scorrendo al di sopra dell’aria molto più tiepida e umida, in scorrimento nei medi e bassi strati, contribuirà ad instabilizzare l’intera colonna d’aria, accelerando l’intero processo ciclogenetico. In questo caso il passaggio di questo massimo di velocità del “getto polare”, che si delinea proprio lì dove è massimo il “gradiente di geopotenziale” in quota fra una struttura di alta pressione e una circolazione ciclonica, innescherà una intensa avvezione di vorticità positiva che agevolerà il rapido consolidamento della ciclogenesi nei bassi strati, con lo sviluppo di un minimo depressionario in aria fredda, sui 990 hpa, che dalla Polonia nord-orientale tenderà a muoversi verso il sud della Bielorussia e in seguito sul nord dell’Ucraina entro il pomeriggio di venerdì 2 Dicembre 2016.
Questa circolazione depressionaria sarà accompagnata nei bassi strati da un sistema frontale, in rapida occlusione, che durante il suo veloce spostamento verso sud-est produrrà precipitazioni a carattere diffuso, di prevalente carattere nevoso, fino a quote pianeggianti. Le precipitazioni nevose a partire da domani interesseranno tutta la Polonia orientale, la Bielorussia e in seguito pure il nord dell’Ucraina. Venerdì, quando il minimo depressionario si sposterà verso il nord dell’Ucraina, le nevicate intense andranno ad interessare la Moldavia, il nord della Romania, con accumuli anche abbondanti sui Carpazi, e gran parte dell’Ucraina, dove sono previste nevicate diffuse e abbondanti, anche con oltre 15-20 cm di neve fresca in pianura.
In modo particolare sull’Oblast’ di ?ernihiv e nell’area della capitale Kiev, dove le fitte nevicate dei prossimi giorni potranno causare non pochi disagi alla popolazione. Sabato 3 Dicembre 2016 con lo spostamento dei resti della ciclogenesi, ormai parecchio indebolita, verso il confine russo le nevicate più intense investiranno gli Oblast’ della Russia sud-occidentale, inclusa l’area di Mosca, ove si attendono nevicate significative, con temperature che si spingeranno ben al di sotto dei -10°C -12°C. Un clima rigido, tipicamente invernale. Ecco le pagine utili per monitorare la situazione in tempo reale: