Alluvione Firenze, esperto: “Non si tratta di capire se e come si possa ripetere, ma quando”

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Nella giornata in cui si ricorda il 50° anniversario dell’Alluvione di Firenze, l’ing. Gerald Galloway, docente all’universita’ del Maryland e presidente del Comitato tecnico scientifico internazionale che valutato le misure necessarie per proteggere la città da nuove esondazioni dell’Arno, ha dichiarato a Voci del Mattino, Radio1 Rai, che “non si tratta di capire se e come si possa ripetere una catastrofe del genere ma solo quando“. “La citta’ resta a serio rischio Alluvione e questo rischio e’ destinato a crescere ogni giorno di piu’, se non interveniamo. Occorre procedere con la costruzione di nuovi invasi distribuiti lungo il bacino dell’Arno, ma anche con l’impiego delle casse di espansione, la modifica di alcune infrastrutture sul fiume, che ne limitano la capacita’ di convogliare in sicurezza la portata di piena e l’aggiornamento della mappatura della pericolosita’ idraulica del suo bacino. E poi, bisogna destinare piu’ fondi a questi interventi, perche’ quelli arrivati fino ad ora con i piani del 1996 e 1999 non sono stati sufficienti per centrare gli obiettivi che erano stati fissati“. “Inoltre occorre un approccio che tenga insieme le varie competenze. Si tende infatti a mettere gli ingegneri nelle loro scatole e a fargli costruire delle cose. Poi si fa la stessa cosa con chi si occupa di Protezione Civile, mentre il Governo agisce su tavoli ancora differenti. Insomma, bisogna lavorare insieme“.

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