Il Sole è tornato quieto dopo le ultime eruzioni ed emissioni di particelle e sembra avviarsi verso la fase di minima attività: l’inizio del minimo solare è previsto tra il 2019-2020 ma ”al contrario di quello che ci si potrebbe aspettare, non coincide con un periodo di calma dal punto di vista del ‘meteo spaziale’” ha dichiarato all’ANSA Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’universita’ di Trieste.
L’attività solare viene misurata in base al numero di macchie solari che compaiono in modo ciclico sulla superficie della nostra stella: il numero di queste Regioni Attive sta infatti calando ed ha appena raggiunto il livello più basso dal 2011. Il ciclo solare dura circa 11 anni ed oscilla tra i periodi in cui il numero di macchie solari aumenta e il periodo in cui diminuisce. Meno macchie in ogni caso non vuole dire calma per il Sole ”perche’ – prosegue l’esperto – ci saranno altri fenomeni magnetici”. In questa fase e’ piu’ probabile che si formino i ‘buchi coronali’, regioni nella parte piu’ esterna dell’atmosfera del Sole che sono piu’ fredde e che provocano un’accelerazione del flusso di particelle detto vento solare: ”Se queste raffiche di vento solare colpiscono la Terra possono generare tempeste magnetiche con conseguenze su sistemi di comunicazioni e satelliti”.