Nuovo mese, nuovi appuntamenti astronomici: a novembre le notti si allungano e iniziano ad assumere una connotazione sempre più invernale. La notte astronomica inizia intorno alle 18:30, la qual cosa consente un più ampio margine per le osservazioni.
Ecco cosa ci riserva il cielo del mese di novembre.
Il Sole passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione il 23, per poi passare a quella dell’Ofiuco. Man mano le giornate si accorceranno di circa un’ora.
La Luna sarà in fase di Primo Quarto il 7, in plenilunio il 14, in Ultimo Quarto il 21 ed infine in novilunio il 29. Il nostro satellite si troverà al perigeo (alla minima distanza dalla Terra) il 14 (356511 km) e all’apogeo (massima distanza dalla Terra) il 27 (406555 km). Inoltre, il 14 novembre 2016 si verificherà una Superluna: il nostro satellite non percorre un’orbita circolare attorno alla Terra, ma ellittica, e quindi nell’arco di un mese non si trova sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma ad una distanza variabile tra un valore minimo (detto appunto perigeo) ed un valore massimo (l’apogeo). La differenza tra i punti di massimo e minimo è di circa 50.000 chilometri, abbastanza per farla apparire del 14% più grande e del 30% più luminosa. Si tratta di un normale fenomeno dovuto al fatto che la Luna si trova alla minima distanza dalla Terra, un fenomeno ciclico e non raro ma comunque spettacolare e suggestivo.
Per quel che riguarda i pianeti, Mercurio torna osservabile la sera sull’orizzonte ovest. A fine mese si potrà distinguere tra le luci del crepuscolo serale. Venere è protagonista del cielo occidentale nelle prime ore della sera. Marte è ancora visibile a ovest nelle prime ore della sera. Giove domina la scena mattutina, ben visibile a sudest prima dell’alba. Saturno inizialmente si può distinguere sull’orizzonte sudovest, a destra rispetto a Venere, ma col passare dei giorni diverrà sempre più indistinguibile tra le luci del crepuscolo. Urano (per mezzo di un telescopio) è osservabile per quasi tutta la notte nel suo tragitto che lo porta a culminare a sud. Nettuno è osservabile (per mezzo di un telescopio) solo nella prima parte della notte a sudovest.
Congiunzioni: Luna-Saturno-Venere il 2; Luna-Marte il 6; Luna-Giove il 25.
Costellazioni: Nord troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore. Nonostante il cielo invernale tenda sempre più a farsi spazio, è ancora possibile osservare il “Triangolo Estivo” (Altair nell’Aquila, Vega nella Lira e Deneb nel Cigno) a nordovest, dove è anche possibile sorgere la costellazione di Ercole prima del tramonto. Spostandosi in direzione ovest troveremo il Capricorno e l’Acquario, al di sopra del quale osserveremo la costellazione dei Pesci e l’Ariete. A sinistra rispetto a quest’ultima troveremo successivamente il Toro e i Gemelli, ed ancora il Cancro e il Leone. A sudest è protagonista Orione.
Allo zenit vi è Pegaso, seguita da Andromeda e da Perseo e in direzione nord la ben riconoscibile Cassiopea.
Per quel che riguarda gli sciami meteorici, degni di menzione sono le Tauridi e le Leonidi: nel primo caso si segnala il picco intorno al 7-8 nel secondo tra il 16 e il 18.