Austria terra di innovazione: il sistema “Drone Rescue” salverà i droni, e le persone, da potenziali cadute al suolo

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In futuro, un numero sempre maggiore di droni di varie dimensioni si librerà sopra le nostre teste: nel caso di malfunzionamenti, il peso del materiale che precipiterebbe al suolo è pari, in media, a 15 kg. A partire da queste considerazioni, Markus Manninger e Andreas Ploier, due lungimiranti studenti di Graz, in Austria, hanno sviluppato Drone Rescue, un sistema di salvataggio anti-caduta per droni.

L’obiettivo principale del nuovo prodotto è ridurre il rischio di infortuni a persone e portare a terra la costosa attrezzatura in modo sicuro in caso di malfunzionamenti in aria.  Il sistema progettato da Manninger e Ploier è in grado di riconoscere automaticamente un malfunzionamento del drone, e quindi un potenziale incidente, e rilasciare autonomamente uno speciale paracadute. In questo modo la caduta del drone diventerà più lenta e quest’ultimo verrà portato in modo sicuro a terra, riducendo al minimo lesioni e danni materiali.

I due giovani imprenditori hanno recentemente vinto un premio a nome dell’Austria, in occasione della European Satellite Navigation Competition organizzata dalla European Space Agency ESA. I due inventori sono stati sostenuti nel loro ambizioso progetto dal centro di avviamento accademico Science Park Graz, che grazie al proprio team e a una rete di esperti, supporta i laureati provenienti da tutti i settori fornendo consulenza professionale e di coaching, le infrastrutture e il finanziamento necessari alla fase precedente a quella di startup.

Il prototipo del prodotto, per il quale è già stata avviata domanda di brevetto, verrà completato entro la fine del 2016 e per il prossimo anno è prevista un’intensiva fase di prove di volo. Attualmente è in corso la ricerca di investitori e partner.

L’Austria rafforza continuamente le attività in favore di Ricerca & Sviluppo

Negli ultimi vent’anni l’Austria ha compiuto enormi passi avanti in ambito Ricerca & Sviluppo: ne è prova il balzo della percentuale di investimento nella ricerca rispetto al Pil, passata dall’1,53% (nel 1994) all’attuale 3,07%, posizionandosi pertanto nettamente al di sopra della media UE del 2,03% (dato del 2014).

Nel 2016 in Austria sono stati investiti 10,74 miliardi in R&S. Oggi l’Austria è tra i pochi Paesi europei ad aver superato l’obiettivo del 3% stabilito dall’Unione Europea nella strategia di crescita Europa 2020. L’Austria continua a confermarsi in particolare come ambita sede di ricerca in Europa nei settori del futuro come Bioscienze, Ambiente & Energia, Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), Mobilità & Traffico. La dinamica della forza innovativa si manifesta anche nell’obiettivo prefissato per il 2020: un ulteriore incremento della quota di ricerca sul Pil fino ad arrivare al 3,76% – valore nettamente al di sopra del volume di investimenti in R&S del 3% del Pil definito dall’UE per Europa 2020.

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