“Per tentare di fare previsioni sul clima è necessario conoscere il passato“, in quanto unica certezza che può guidarci verso il futuro. Così Uberto Crescenti, Professore Emerito di Geologia Applicata dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. “Gli esperti vanno ascoltati quando parlano del passato, non del futuro, perché la futurologia è una pseudoscienza“, dunque priva di certezze inconfutabili. Come ha spiegato il professore a MeteoWeb, dunque, per saper cosa sono in realtà i “cambiamenti climatici” in corso e a cosa potrebbero portare, è necessario sapere “come si è comportato il clima in passato. Negli ultimi 2000 anni ci sono state fasi calde e fasi fredde. Vi è stato, ad esempio, il periodo caldo romano: basti pensare che quando Annibale attraversò le Alpi lo fece da passi attualmente non percorribili per l’uomo. Poi si registrò il periodo caldo medievale, dal 900 al 1400, con una temperatura da 1 a 3 gradi superiore ad oggi“.
Nei giorni scorsi a pochi chilometri da casa nostra, prima a Stoccolma e poi in Ucraina si sono verificate delle nevicate straordinarie, da record per il periodo di Novembre; può esserci un collegamento tra questi eventi e la fine della fase calda che stiamo vivendo? “Questi eventi potrebbero essere proprio un’avvisaglia della fase fredda che sta arrivando. Ma perché ci sia il passaggio da una fase all’altra sono necessari decenni. Ciò in cui sbagliano i catastrofisti è soprattutto il fatto di considerare una medesima temperatura che si sia protratta per secoli fino al 1870. Ma non è così“. Gli interessi che ruotano intorno alla questione dei cambiamenti climatici imputabili all’azione dell’uomo “sono troppo vasti e numerosi, ed è stato persino provato che i dati che non fanno comodo alla teoria catastrofista vengono cancellati – chiosa Crescenti -. Nel 2009 un hacker russo entrò nei pc dell’univesrità che fa da consulenza alla IPCC e ha scovato documenti interni, tra ricercatori, nei quali si diceva, ad esempio: “questo dato non possiamo divulgarlo perché contrasta con la nostra opinione”; o ancora: “i direttori di giornali che pubblicano contro di noi vanno rimossi“. Gli scettici, la cui voce viene sempre fatta passare in secondo piano, sono numerosissimi”.
A supporto della teoria degli scettici ci sono diversi dati di fatto: “se controlliamo la curva di aumento di anidride carbonica e quella di temperatura non c’è corrispondenza – illustra il professore – Mentre se guardiamo il sole c’è perfetta corrispondenza con le macchie solari (meno macchie più freddo, più macchie più caldo), quindi è più il sole che determina la variazione climatica che non l’influenza dell’anidride carbonica. Inoltre, è l’aumento di temperatura precede quello di CO2 e non il contrario”. Dal protocollo di Kyoto in poi, per far fronte a quella che viene ritenuta la catastrofe dei cambiamenti climatici, e che invece è un fatto “del tutto naturale che non porterà di certo alla fine del mondo, in quanto si tratta solo di una semplice fase, vengono sprecati soldi e investimenti che potrebbero essere utilizzati per sfamare intere popolazioni indigenti” ammonisce Crescenti, che alla luce delle ultime elezioni americane precisa: “mi auguro che Trump, con il suo sostegno alle teorie degli scettici, riesca a cambiare qualcosa in tal senso, ma ci sono troppi interessi dietro“. Mentre il mondo scientifico sembra scagliarsi contro il neo presidente degli Stati Uniti d’America, Crescenti confida nel suo intervento per limitare i catastrofismi sul tema dei cambiamenti climatici.
E sulle temperature globali, l’esperto dice: “Come noto, a partire dalla seconda metà del 1800 fino ai nostri giorni, la temperatura globale del nostro Pianeta è cresciuta di 0.8-1°. Secondo molti scienziati l’aumento fa parte della naturale evoluzione climatica della Terra, dopo la Piccola Era Glaciale iniziata nel 1450 circa. Si veda per tutti il volume curato da Fred Singer e altri (2008) dal chiaro titolo:”La Natura, non l’Uomo, governa il Clima”. Di parere opposto sono gli scienziati che si riconoscono nell’IPCC, che attribuiscono tale aumento all’immissione in atmosfera dei cosiddetti gas serra, CO2 soprattutto. Questo organismo inoltre ha dichiarato che l’anno 2014 è stato l’anno più caldo dell’ultimo secolo. Su questo argomento non esiste una opinione totalmente condivisa. L. Mariani (2015) documenta infatti che questo anno è stato il più caldo secondo l’Agenzia Nipponica per la meteorologia e secondo la Climate Research Unit della Università della East Anglia; è stato l’anno più caldo con il 38% secondo la NASA; non è stato l’anno più caldo secondo i dati da satellite MSU relativi alla bassa troposfera e secondo le rianalisi del Centro Europeo Previsioni Medio Termine – CEMMIT”.
“Non c’è relazione tra la temperatura e la CO2; mentre quest’ultima negli ultimi 150 anni è sempre aumentata, la temperatura ha oscillato autonomamente. In particolare c’è stata una flessione tra il 1940 ed il 1970 circa (periodo noto come Global warming hiatus) ed inoltre negli ultimi 15 anni circa la temperatura non è più aumentata pur in presenza di una aumento costante della CO2. C’è inoltre da sottolineare che la ricerca sul comportamento passato delle macchie solari porta ad una previsione totalmente contraria a quella dell’IPCC: la temperatura globale diminuirà e si avrà una nuova piccola era glaciale. E’ quanto, ad esempio sostiene il meteorologo Paolo Errani, autore del libro: “Effetto serra e macchie solari”.
“Sullo stesso fronte merita di essere ricordata una lettera di John L. Casey, direttore del SSRC (Space and Science Research Center, Orlando, Florida) inviata il 10 maggio del 2010 a Mr. Tom Vilsack, all’epoca Ministro dell’Agricoltura (Washington), in cui con apprensione lo informava dell’arrivo di una imminente fase fredda, che avrebbe avuto ripercussioni fortemente negative sull’agricoltura. “ Ti consiglio vivamente di non lasciarti influenzare dal pensiero comune o dalla correttezza politica o da coloro che vogliono fare soldi o conquistare il potere, nascondendo la verità sul prossimo clima . Invece, ti chiedo di guardare ai fatti e poi darti da fare immediatamente per preparare il nostro paese a quello che sta arrivando”. Secondo Vilsack esiste una lobby in grado di influenzare il Presidente degli Stati Uniti che ha fatto licenziare l’Amministratore della NASA per aver detto la verità sul riscaldamento globale“.
Lo scorso anno, nel corso della Cop21, la Conferenza sul Clima di Parigi, è stato stabilito che i Paesi del mondo dovranno affrontare tutte le azioni necessarie in modo da diminuire le emissioni di anidride carbonica e rallentare dunque il riscaldamento globale considerato sempre più imminente.
“Si dice che siano aumentati gli eventi estremi: non è vero – conclude Uberto Crescenti – Numerosi scienziati si sono dimessi dall’IPCC perché non ci stavano ad essere strumentalizzati e a doversi conformare tutti ad una stessa opinione. L’IPCC è stato fondato solo per dimostrare che l’aumento della temperatura è colpa dell’uomo e non accetta opinioni contrarie”.