Il comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo ha adottato una legge sulla ‘cybersecurity‘ per salvaguardare la sovranità sul cyberspazio, la sicurezza nazionale e i diritti dei cittadini. Il governo prenderà provvedimenti per “monitorare, difendere e gestire i rischi di sicurezza informatica e le minacce provenienti dall’interno del paese o da fonti estere, proteggere le infrastrutture e le informazioni chiave da attacchi, intrusioni, disturbi e danni” si legge nel testo. Si cercherà anche di punire attività criminali on-line e salvaguardare l’ordine e la sicurezza del cyberspazio. I singoli utenti e organizzazioni non sono autorizzate a mettere in pericolo la sicurezza su Internet o utilizzarla per “danneggiare la sicurezza nazionale, l’onore e gli interessi“. Secondo la nuova legge sono vietate tutte le attività online che rappresentano “tentativi di rovesciare il sistema socialista, dividere la nazione, minare l’unità nazionale, sostenere il terrorismo e l’estremismo“. Contrasto anche per altre attività, tra cui incitamento all’odio etnico, la discriminazione e la diffusione di violenza e informazioni osceni in linea. La legge è stata approvata nella sessione bimestrale del Congresso del Popolo (NPC) dopo una terza lettura.