Clima: le tecnologie ‘acchiappa-CO2’ dimezzano i costi di mitigazione

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Le tecnologie utili a catturare e stoccare il carbonio, che permettono di rimuovere la CO2 dall’atmosfera e di intrappolarla nel sottosuolo, possono dimezzare i costi necessari a ridurre le emissioni di gas serra per mitigare il cambiamento climatico, ma lo sviluppo del settore ha bisogno di politiche di sostegno. E’ quanto emerge dal report annuale del Global CCS Institute. Presentato alla conferenza Onu sul Clima in corso a Marrakech, il testo evidenzia come, in base al quinto rapporto dell’Ipcc, la maggior parte dei modelli climatici non consente di raggiungere gli obiettivi di taglio delle emissioni senza le tecnologie CCS.

Soprattutto, senza CCS i costi per la mitigazione raddoppiano, aumentando in media del 138%. Attualmente nel mondo ci sono 38 progetti di cattura e stoccaggio di carbonio su larga scala, di cui oltre 20 saranno operativi dall’anno prossimo. Tuttavia “l’attuale sviluppo del CSS non si avvicina nemmeno a quanto servirebbe per rispettare l’accordo di Parigi e contenere l’aumento della temperatura globale entro i 2 gradi“, spiega il numero uno del Global CCS Institute, Brad Page. Per il target dei 2 gradi, “l’Agenzia internazionale per l’ambiente ha stimato che nel mondo sarebbe necessario catturare e stoccare 4 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno nel 2040, ma l’attuale capacita’ degli impianti di CCS operativi e in costruzione e’ di 40 milioni di tonnellate“, evidenzia Page, secondo cui serve una “parita’ di politiche“, cioe’ considerazione e sostegno pari a quelli ricevuti dalle altre tecnologie a basse emissioni, altrimenti “il raggiungimento dell’accordo di Parigi e’ in forte dubbio“.

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