Epatite C, ACE: con 500 milioni nella legge di bilancio possibile curare più pazienti

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Accesso alle terapie per tutti i pazienti e Fondo epatite C, per eliminare la malattia nei prossimi 5 anni. Se ne è parlato oggi al ministero della Salute, a pochi giorni dalle nuove disposizione in sanità inserite nella legge di Bilancio. Un’occasione durante la quale gli esponenti di Ace, Alleanza contro l’epatite nata in accordo tra EpaC Onlus e Fire Onlus, con il supporto scientifico di Aisf (Associazione italiana studio del fegato), hanno ringraziato il ministro Beatrice Lorenzin per il rifinanziamento del Fondo innovativi. “Un importante passo in avanti finalizzato all’eliminazione dell’epatite C nel nostro Paese“, sottolinea Ace. “La legge di Bilancio – ha detto Lorenzin – crea il supporto economico per realizzare il lavoro programmato in questi anni. Le risorse aggiuntive, insieme alla spending interna già realizzata, garantiranno un Ssn sempre più a misura di cittadino. L’aumento del Fondo sanitario nazionale di 2 miliardi di euro è in parte vincolato: 500 milioni per i farmaci oncologici innovativi e 500 mln per l’Hcv. Non appena la legge di Stabilità sarà definitivamente approvata – ha assicurato il ministro – mi impegnerò personalmente affinché per i pazienti l’accesso ai nuovi farmaci per l’epatite C sia più rapido“. “Prendiamo atto dello stanziamento triennale di 1,5 miliardi di euro per il rifinanziamento del Fondo innovativi e ringraziamo il ministro per questo importante passo in avanti finalizzato all’eliminazione dell’epatite C nel nostro Paese, in linea con la strategia contro l’epatite dell’Organizzazione mondiale della sanità che fissa obiettivi globali che includono una riduzione del 65% della mortalità, il 90% dei casi diagnosticati e il 90% dei pazienti curati entro il 2030“, ha affermato Ivan Gardini, coordinatore Ace e presidente dell’associazione EpaC Onlus. “Le linee guida internazionali – ha ricordato Gardini – affermano chiaramente che bisogna curare tutti i pazienti indistintamente, per prevenire complicanze come cirrosi, tumore e trapianto, e questo è scienza, non certo opinioni personali. Stiamo assistendo a guarigioni spettacolari con regressioni della malattia di fegato, ma anche pazienti liberati da un incubo: a tale proposito EpaC Onlus presenta in anteprima un nuovo portale dove sono state inserite numerose video-testimonianze di pazienti guariti e medici curanti: basta collegarsi al sito www.sonoguaritodallac.it, e chiunque potrà capire cosa significa per un paziente guarire dall’epatite C“. “Il nostro obiettivo è l’abbattimento delle limitazioni di accesso e lanciamo oggi una proposta: eliminare in via sperimentale per 1 anno le barriere di accesso ai farmaci anti-epatite C e mettere un tetto di 50.000 terapie in modo che non si superi il budget allocato. Dalle nostre indagini risulta che nei primi mesi del 2017 i pazienti gravi da curare presenti in numerosi centri autorizzati saranno quasi esauriti, informazioni perfettamente compatibili con l’attuale e vistosa diminuzione delle prescrizioni settimanali. E’ pertanto indispensabile un intervento immediato sulle limitazioni di accesso. Con questi presupposti ci auguriamo che il Governo rimanga stabilmente al suo posto per concludere l’iter parlamentare della legge di Stabilità senza interferenze“, ha concluso Gardini. “La valutazione clinica che abbiamo fatto sui pazienti, soprattutto cirrotici, che hanno portato a termine il trattamento è risultata impressionante. Ed è un dato di fatto che i pazienti in cui la malattia viene eradicata poi ricorrono molto meno agli ambulatori, con conseguenti immediati risparmi per l’Ssn. I risparmi derivanti dalla cura dell’epatite C non si vedranno nel breve ma nel lungo termine“, ha aggiunto Antonio Gasbarrini, coordinatore Ace e professore di Gastroenterologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

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