Gradazioni di grigio che si alternano e creano delle geometrie armoniose: così si presentano le fasce che caratterizzano il ‘look’ di Saturno nel recente scatto della sonda Cassini.
Le fasce, che sembrano quasi dipinte come in un’opera realizzata con la tecnica dell’acquarello, sono dovute a flussi di aria che si muovono a velocità diverse e a nuvole situate ad altezze differenti. Le interazioni tra queste zone producono correnti e vortici.
L’area inquadrata dalla sonda NASA–ESA–ASI è parte dell’emisfero settentrionale del gigante ‘ad anelli’, riconoscibile dalla celebre struttura ad esagono che circonda il vortice del polo nord, visibile come una macchia scura al centro della forma geometrica e ritenuto una sorta di ‘occhio del ciclone’.
Il ritratto ‘artistico’ – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – è stato realizzato da Cassini con lo strumento WAC (Wide Angle Camera), usando un particolare filtro spettrale che lascia passare le lunghezze d’onda del vicino infrarosso centrate a 728 nanometri. La veduta, scattata ad una distanza di oltre 1 milione di chilometri dal pianeta, guarda verso la parte illuminata degli anelli da circa 20 gradi al di sopra del loro piano.
Cassini, missione nata dalla collaborazione tra NASA, ESA ed ASI, ha come obiettivo lo studio di Saturno e del suo sistema di anelli e lune, con particolare riguardo a Titano.
La complessità del ‘Signore degli Anelli’ e della sua numerosa ‘famiglia’ rappresenta un elemento di grande rilievo per analizzare i processi di evoluzione di un sistema planetario.
Lanciata il 15 ottobre 1997, Cassini ha raggiunto Saturno dopo 7 anni di viaggio, durante i quali ha percorso oltre 3 miliardi e mezzo di chilometri, entrando nell’orbita del pianeta il 1° luglio 2004.
Superata brillantemente la ‘maggiore età’, la sonda sarà attiva fino al 15 settembre 2017, giorno designato per il ‘Gran Finale’in cui avrà luogo il tuffo conclusivo nell’atmosfera del gigante gassoso.