Noemi, 19 anni, studentessa all’Università di Camerino, sognava di diventare una biologa, ma è morta sull’A1, nei pressi di Arezzo, in un incidente stradale mentre con la famiglia tornava dalla laurea del fratello a Milano. Tutti sono convinti che sarebbe riuscita a diventare “un’ottima professionista per le sue capacità nello studio, ma soprattutto per il suo lato umano di valore inestimabile”. Lo dimostra l’affetto riconosciuto dai colleghi e gli amici di Camerino (Macerata), dove frequentava il Corso di Scienze Biologiche al primo anno: durante i giorni di emergenza dovuti al terremoto non si era risparmiata. La ricorda, con un messaggio di cordoglio, inviato ai suoi familiari, l’Associazione ‘IoNonCrollo’: “Da subito si e’ unita a noi e ci e’ rimasta al fianco”. E traspare dai post pubblicati sul profilo Facebook della 19enne: “Non ti sei mai fermata di fronte alle difficolta’”, “ti sei completamente dedicata ad aiutare gli altri”, “ci troviamo a salutare Noemi senza aver avuto il tempo di ringraziarla per tutto quello che ha fatto per noi”, “una sorella, piu’ che un’amica”.
Noemi è morta in un’incidente stradale, mentre la sua auto si è schiantata contro un tir. Viaggiava insieme al padre, Giovanni Aviccoli, alla nonna e ad uno zio. Anche la nonna, Lucia Pietrangeli, 81 anni, è morta nell’incidente mentre il padre della ragazza è rimasto gravemente ferito. Chi la conosceva bene la descrive come “innamorata della vita”, come “un esempio per superare i momenti drammatici”. Dopo la morte della madre si era ulteriormente legata al fratello Matteo e al padre. L’ultima foto che li ritrae insieme è del 25 novembre scorso, il giorno della Laura in Economia di Matteo alla Bocconi e festeggiato, subito dopo, a Milano, festa che sarebbe dovuta continuare a Isernia nel fine settimana, dove li avrebbe raggiunti anche Matteo. In città, invece, è arrivata la tragica notizia. Giovanni Avicolli, 56 anni, è molto conosciuto in Molise per il suo lavoro di giornalista locale, prima, e alla sede europea della Regione a Bruxelles negli ultimi anni. Dolore e rabbia sono i sentimenti che animano i pensieri postati sul profilo Facebook di Giovanni, un dolore che ha fatto sembrare lontani quei messaggi di auguri e gioia postati poche ore prima per la laurea del figlio. A causare l’incidente forse la nebbia, e quel Tir che si è messo sulla strada di Giovanni, Noemi e Lucia. Sull’auto, oltre alle due donne e a Giovanni Avicolli, ricoverato e operato all’ospedale aretino per pesanti traumi e fratture alle gambe, viaggiava anche lo zio di Noemi, fratello del papà, di 46 anni, che potrebbe lasciare l’ospedale di San Donato in breve tempo. Si attende ora il nulla osta del magistrato ai funerali. Alcune amiche piu’ care di Noemi sono già in viaggio verso Arezzo per salutare la loro ‘sorella’.