Internet diventa un fumetto

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È possibile educare e istruire i più piccoli all’uso consapevole e sicuro di internet se lo si fa divertendoli. A questo scopo lo staff della Ludoteca del Registro.it, l’anagrafe di tutti i domini con suffisso ‘.it’, da anni si fa trovare nelle aule delle scuole primarie e secondarie al suono della campanella. Per insegnare le ‘meraviglie’ di Internet, ma anche il lato oscuro della rete, la Ludoteca ha escogitato alcuni strumenti di appeal verso i giovani. Tra questi, il Registro.it e l’Istituto di informatica e telematica (Iit) del Cnr di Pisa hanno presentato a Lucca Comics un numero speciale del magazine a fumetti ‘Comics&Science’ a firma di due grandi autori: Leo Ortolani, già creatore di Rat-Man, e Federico Bertolucci, disneyano e tra i gli italiani più eclettici.

In questo numero, i due fumettisti hanno raccontato come sarebbe la nostra vita senza Internet e, soprattutto, come si connettono, si parlano, si trovano, i miliardi di indirizzi di cui è composta la rete, come spiega Carlo Venturini nell’Almanacco della Scienza CNR. Il tutto è proposto in maniera ironica e divertente. Bertolucci, ad esempio, raffigura due scienziati che all’ombra della Torre di Pisa “attaccano una enorme spina” che collegherà l’Italia alla Rete, per ricordare il primo collegamento italiano al Web, che avvenne nel 1986 a Pisa.

Ortolani invece, nel suo fumetto ‘Misterius’ si concentra sul fatto che “tutto ciò che leggiamo e ascoltiamo sul nostro computer è grazie a un’unica entità”. Chi è questa identità quasi divina? Per Ortolani è il “dio modem” che è imprevedibile e facile all’ira, “il suo occhio rosso non ci perdona per averlo acceso e spento”. Continuando a sfogliare le tavole di Ortolani ci si imbatte in Winston, il gatto di casa del presidente degli Stati Uniti Eisenhower, il quale avrebbe voluto riprenderne le strane bizze. Quel desiderio divenne realtà negli anni a venire, quando prima acque Arpanet, la prima rete per lo scambio di dati e poi il web come lo conosciamo oggi. Nel 2005, Youtube dette la possibilità di mostrare a tutti il gatto Winston. Peccato che il micio fosse ormai impagliato e che si muovesse solo grazie a una mano fuori campo. Il video realizzò subito quasi 7 mila like finché non fu rimosso.

“L’idea di un fumetto dedicato solamente a Internet è nato in seno al Registro.it”, spiega Domenico Laforenza direttore della struttura, “e assieme alla serie dei cartoni animati del ‘Prof. Ittì’, è un valido strumento utilizzabile dai docenti e dagli alunni per cercare di smussare lo spauracchio di ciò che di oscuro si cela nella Rete. Chi conosce, chi è informato ha sicuramente minor probabilità di inciampare o di rimanere intrappolato nella rete”.

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