L’Arena del Sole di Bologna si mette il camice con il congresso nazionale dedicato alla cefalea organizzato congiuntamente da ANIRCEF e SISC (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee, Società Italiana per lo Studio delle Cefalee) dal 24 al 26 novembre pv. Il grande flusso di iscritti, oltre i 400, e siamo quasi al soldout, conferma la grande importanza di un appuntamento prezioso per fare divulgazione e formazione sulle cefalee.
“Terapie e studi di grande rilievo scientifico a confronto, – assicura il Prof. Pietro Cortelli, presidente del congresso, nonché, Responsabile scientifico del Centro Cefalee, IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, – che riguarderanno possibilità terapeutiche a basso impatto (come l’utilizzo di fitoterapici, integratori alimentari, neurostimolatori esterni e l’agopuntura), terapie più invasive come l’impianto di neurostimolatori che richiede un vero e proprio intervento neurochirurgico, oltre a studi su farmaci di nuova generazione. Non saranno tralasciate le novità che riguardano forme rare, ma altamente invalidanti, di mal di testa come la cefalea a grappolo”.
L’emicrania, la forma più diffusa e invalidante di cefalea, farà da padrone durante il congresso, un disturbo altamente disabilitante tanto che per l’OMS la sua forma cronica rappresenta per le donne la terza causa di anni di vita persi per malattia. Infatti, le donne sono quelle più colpite, in Italia il 18% contro il 9% dei maschi.
Un particolare risalto – riporta il Prof. Paolo Martelletti, Presidente della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee e della Federazione Europea delle Cefalee e Direttore del Centro di Riferimento Regionale per le Cefalee della Università Sapienza presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma – verrà dato ad una nuova terapia, basata sul ruolo del CGRP, una proteina coinvolta nella trasmissione del dolore e che è al centro degli studi circa nuove potenzialità terapeutiche. Il congresso sarà l’occasione per presentare i primi risultati di un nuovo approccio terapeutico all’emicrania e della cefalea a grappolo, al quale stanno contribuendo anche ricercatori italiani, ottenuto tramite la somministrazione di anticorpi che bloccano la funzionalità di questa proteina. Questa nuova classe di farmaci, riporta ancora Martelletti, sarà presto disponibile in Italia.
Durante “la tre giorni” saranno presentate le terapie alternative come l’agopuntura che pare abbia la stessa efficacia dei farmaci nella profilassi dell’emicrania. Grazie a questo studio e alle prove di efficacia dimostrate in altri studi nazionali e internazionali, in Emilia-Romagna l’agopuntura è prescrivibile con il Servizio Sanitario Regionale per la terapia dell’emicrania e della cefalea tensiva. In questo contesto nello specifico saranno presentati i risultati dello studio ACUMIGRAN, finanziato dall’Osservatorio per le medicine non convenzionali della Regione Emilia-Romagna.
A quasi tre anni dall’approvazione in Italia dell’utilizzo della tossina botulinica di tipo A per il trattamento dell’emicrania cronica, al congresso si farà il punto della situazione coinvolgendo tutti i centri cefalee italiani che la somministrano (in Emilia- Romagna questo è fatto dai centri di Bologna, Modena, Parma, Ravenna). Si valuteranno i risultati ottenuti, possibili nuove modalità di somministrazione, accessibilità alla cura per i pazienti che ne potrebbero trarre giovamento.
“Non solo terapie e studi scientifici – continua il Prof. Cortelli – ma anche percorsi assistenziali e accessibilità alla cura – nell’AUSL di Bologna è attivo un percorso diagnostico terapeutico (PDTA) grazie al quale chi soffre di cefalea può ricevere le migliori cure a partire da Medico di Medicina Generale che ha a disposizione neurologi esperti su tutto il territorio bolognese che, a loro volta, possono avvalersi per casi particolarmente gravi, del Centro Cefalee dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna. Presso il centro cefalee dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, situato all’ospedale Bellaria, si svolge attività di ricerca e di didattica sulle cefalee e sono a disposizione le terapie più avanzate per i casi più gravi, dalla terapia con tossina botulinica all’impianto di neurostimolatori.