E’ Macerata, nelle Marche, la città più ecologica d’Italia. La palma l’ha assegnata Legambiente, nel suo rapporto Ecosistema Urbano 2016, che ha dato le pagelle “verdi” a 104 comuni. Maglia nera a Vibo Valentia, in Calabria. I criteri considerati riguardano la qualità dell’aria, le perdite dalla rete idrica, la depurazione delle acque, la raccolta differenziata, l’uso del trasporto pubblico, l’uso dei mezzi privati, il numero di auto per abitante, la presenza di isole pedonali, le piste ciclabili, l’utilizzo delle energie rinnovabili. Macerata quest’anno ha superato la piemontese Verbania, vincitrice nel 2015. Nella città marchigiana i valori di biossido di azoto, polveri sottili PM10 e ozono sono bassi, la rete idrica perde solo l’86% dell’acqua, la raccolta differenziata copre il 73,5% dei rifiuti, i tetti degli edifici pubblici sono coperti di pannelli solari e il 98% dei consumi elettrici domestici viene da fonti rinnovabili.
Al secondo posto rimane Verbania, seguita nell’ordine da Mantova (3), Trento (4), Bolzano (5), Parma (6), Belluno (7), Oristano (8), Cuneo (9) e Savona (10). Sono quasi tutte citta’ sotto gli 80.000 abitanti, per lo piu’ del Nord. Nessuna di loro puo’ definirsi grande. Fra le metropoli, Roma e’ 85/a, Milano 73/a, Napoli 82/a, Torino 93/a, Genova 70/a, Firenze 67/a, Bologna 56/a. In fondo alla classifica ci sono Siracusa (100), Caserta (101), Palermo (102), Frosinone (103) e Vibo Valentia (104). Fra le citta’ con l’aria piu’ pulita ci sono Enna, Pisa e Caltanissetta, mentre quelle piu’ inquinate sono Milano, Frosinone e Genova. A Cosenza l’acquedotto perde il 77,3% dell’acqua, a Frosinone il 75,4%. Agrigento, Avellino e Caserta depurano il 100% delle acque reflue, Catania il 56%, Venezia il 70%. Verbania ha la palma della differenziata (86,2%), seguita da Pordà enone e Treviso. Siracusa raccoglie solo il 2,8% di differenziata. Roma e Milano sono le cittdove si usano di più i mezzi pubblici, Taranto, Latina e Vibo Valentia dove si usano meno. Reggio Emilia guida la classifica delle piste ciclabili, Venezia quella delle isole pedonali, seguita da Verbania. Agrigento è fra le città senza isole pedonali, ma in compenso copre il 100% dei consumi domestici di elettricità con le fonti rinnovabili (Firenze solo il 2%). “Questo rapporto racconta un Paese a due velocità – commenta la presidente di Legambiente, Rossella Muroni -: quella delle amministrazioni e quella dei cittadini con le associazioni, i comitati di quartiere, le cooperative solidali. E mentre le prime si confermano lente, rigide e quasi impermeabili ai cambiamenti, le seconde spiccano per vivacità e spirito d’iniziativa, con tantissime buone pratiche”.