Tra Ribera e Sciacca in Sicilia si stima la perdita del 50 per cento degli agrumi ma nell’Isola si contano coltivazioni di piante aromatiche totalmente distrutte e serre sdradicate ma la situazione e’ gravissima soprattutto per la viabilita’ con molte aziende agricole che sono inaccessibili, tanto che sembra di essere tornati al medioevo. Sono questi gli effetti dell’ondata di maltempo rilevati dalla Coldiretti che esprime vicinanza alla famiglia di Vincenzo Bono, l’allevatore associato disperso nell’agrigentino mentre stava andando in azienda.
Il sopralluogo dei tecnici e le denunce degli agricoltori stanno delineando un quadro devastante dal sud al nord del Paese secondo la Coldiretti che stima in milioni di euro i danni provocati nelle campagne. Estremamente difficile la situazione anche in Liguria ed in Piemonte dove – sottolinea la Coldiretti – le campagne sono sott’acqua e le aziende agricole hanno subito allagamenti di case, stalle, magazzini e cantine oltre all’inondazione vera e propria dei terreni seminati o da seminare ma sono ci sono anche serre inondate, ortaggi distrutti e danni provocati alle pregiate nocciole del Piemonte Igp.
La Coldiretti e’ impegnata nella verifica dei danni e nell’assistenza alle imprese colpite anche per verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamita’. Per questo la Coldiretti invita gli agricoltori che hanno subito danni a segnalare gli stessi presso gli uffici e quelli delle amministrazioni comunali in modo da consentire una prima mappatura delle aree e delle aziende colpiti.