Dalla Conferenza europea sul meteo spaziale che si e’ tenuta in Belgio, è emersa la “necessita’ di un coordinamento mondiale delle osservazioni, dell’elaborazione dei modelli e della previsione del tempo meteorologico dello spazio (space weather) perche’ i fenomeni che lo caratterizzano hanno natura globale“, ha spiegato all’ANSA il presidente del comitato scientifico del congresso, Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’universita’ di Trieste. ”E’ necessario uno sforzo congiunto per aumentare le conoscenze, migliorare l’affidabilita’ delle previsioni e gestire la mitigazione degli impatti su satelliti, reti elettriche, sistemi Gps e comunicazioni radio”. Al momento ”non esistono missioni dedicate esclusivamente al meteo spaziale; quelle che osservano il Sole o lo spazio intorno alla Terra lo fanno a scopi di ricerca e inviano i dati in modo non tempestivo”. “I sistemi di previsione hanno un’attendibilita’ media di poco superiore al 60%. Futuri sviluppi consentiranno di aumentarla, ma ci vorranno ancora molti anni per arrivare a stimare con precisione intensita’ e durata delle tempeste geomagnetiche associate“.
Meteo spaziale: allo studio una rete mondiale per monitorare il Sole
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