Natalità, pediatra: “Le nascite seguono l’economia reale, il calo coincide con la crisi”

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Sempre meno neonati in Italia? “La causa va ricondotta alla crisi economica degli ultimi anni“. Così Italo Farnetani, ordinario di pediatria della Libera Università degli studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, commenta all’Adnkronos Salute gli ultimi dati ISTAT, secondo i quali nel 2015 sono stati iscritti all’anagrafe per nascita 485.780 bambini, quasi 17 mila in meno rispetto al 2014. “Dai miei studi, sull’andamento della natalità che risalgano alla fine degli anni Novanta, si evidenzia come questo segua l’andamento dell’economia reale. Il brusco calo degli ultimi anni – spiega Farnetani – è stato determinato dalla crisi economica. La diminuzione di nati ha però un aspetto positivo, in quanto è ‘spia’ di una programmazione e del fatto che oggi i genitori vogliono garantire una stabilità economica ai figli“. Sempre controcorrente, il pediatra sottolinea un altro aspetto positivo: “La prima prevenzione in pediatria si attua evitando le gravidanze indesiderate e privilegiando quelle consapevoli. Questa prudenza nel fare figli è un segno di maturità delle coppie“, conclude.

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