Ecco come gli sfollati per il terremoto potranno votare per il referendum costituzionale di domenica prossima. Le norme transitorie per il voto sono contenute nel decreto-legge dell’11 novembre scorso in cui si stabilisce che le persone colpite dagli eventi sismici potranno votare anche nei comuni di dimora. Gli elettori, temporaneamente alloggiati in comuni diversi da quelli di residenza per motivi di inagibilità della propria abitazione o per provvedimenti di emergenza, dovranno far pervenire, entro il quinto giorno antecedente alla votazione, quindi entro oggi, l’apposita domanda al sindaco del comune di dimora, chiedendo di esercitare il diritto di voto in tale comune. Alla domanda va allegata l’autocertificazione e di godere dell’elettorato attivo, copia del documento d’identità nonché copia della tessera elettorale personale o dichiarazione di smarrimento.
Il comune di dimora deve consegnare ad ogni elettore richiedente un’attestazione di ammissione al voto nella quale è indicata la sezione elettorale di assegnazione e trasmettere ai comuni di rispettiva residenza, non oltre il terzo giorno antecedente la data della votazione, i nominativi degli ammessi al voto, affinché gli ufficiali elettorali provvedano a prenderne nota nelle liste sezionali. Dei nominativi degli ammessi al voto, il comune di dimora da’ notizia ai presidenti delle sezioni di rispettiva assegnazione. Le commissioni elettorali potranno istituire dei seggi speciali, ma per poter ottenere le sezioni aggiuntive dovranno risultare almeno 300 elettori dimoranti presso le strutture ricettive di accoglienza. Gli elettori residenti nei comuni che non sono nelle condizioni di assicurare il regolare svolgimento della consultazione referendaria, sono ammessi al voto, in uno o più comuni vicini, previa attestazione del Sindaco di residenza al predetto comune, sentita la Commissione elettorale circondariale.