La capitale non sorge su faglie sismiche, non e’ quindi ad alto rischio, ma il suo sottosuolo e’ di tipo alluvionale, un tipo di terreno che amplifica le onde sismiche scatenate dalle scosse provenienti o dal sistema appenninico o dalla zona vulcanica dei Castelli. Anche oggi il terremoto di magnitudo 6,5 che ha colpito la zona di Norcia e’ stato avvertito nettamente a Roma, provocando danni alla basilica di San Paolo, crepe in alcuni palazzi e tanto panico tra i romani che in molti si sono riversati in strada. I terreni morbidi e alluvionali su cui sorge la capitale “tendono ad amplificare le onde sismiche ed e’ il motivo per cui si risentono molto i terremoti che avvengono nell’Appennino centrale”, spiega il sismologo Antonio Piersanti, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Il modo in cui viene risentito un terremoto – aggiunge – dipende molto dalla struttura del territorio”.
Terremoto, Roma non sorge su faglie ma il suolo della Capitale amplifica le scosse perchè sono terreni alluvionali
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