La digitalizzazione della sanità pubblica “è molto vicina e in gran parte già realizzata. Noi vediamo questo processo come fonte di grande risparmio, fondamentale per migliorare il rapporto qualità-costo, ridurre sprechi e inefficienze. Ogni euro verrà reinvestito per migliorare l’assistenza ai cittadini“. Lo afferma la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, in un’intervista al Corriere della Sera. “Il primo provvedimento attuativo è il regolamento del fascicolo sanitario elettronico, uscito a settembre 2015. E’ uno strumento formidabile che permette di accedere ai dati riguardanti ogni cittadino“, spiega Lorenzin. “Il Politecnico di Milano stima che le strutture sanitarie potrebbero risparmiare circa 3,8 miliardi l’anno. Ad esempio, dalla cartella clinica elettronica e la dematerializzazione dei referti potremmo ridurre la spesa di 2,2. Verrebbero eliminati i costi della stampa e il tempo di infermieri“. “Ai benefici – sottolinea Lorenzin – bisogna aggiungere i possibili risparmi economici di circa 5,4 miliardi. I cittadini potranno ritirare i referti via web e così prenotare esami e visite evitando le attese al telefono“. In tema di digitalizzazione la manovra “contiene una norma che collega il fascicolo sanitario alla tessera sanitaria. Il fascicolo consentirà al paziente di poter disporre immediatamente del suo stato di Salute e al medico di accrescere qualità e tempestività delle decisioni“.
Salute, Lorenzin: con la digitalizzazione 4 miliardi l’anno di risparmio
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