Tutto pronto all’Istituto Agrario per l’apertura del nuovo anno, salutato da un boom di iscritti e da tante novità creative. La quinta uscente lascia un’eredità importante e la realizzazione di un progetto, sponsorizzato dalla Banca di Caraglio, che ha coinvolto alcune tra le famiglie “storiche” della floricoltura imperiese, in un “ditelo con i fiori” rimbalzato dalla Valle Argentina (azienda Cugge), alla zona intemelia con il ruscus di Marco Damele e la mimosa di Veronica Lorenzi, alla città matuziana dove il Primo Cittadino, Alberto Biancheri, ha affiancato con il ranuncolo le produzioni delle ditte Asseretto, Baratta, Bloise , Brea e Gagliardi, le rose di Mansuino e le rinomate stelle di Natale coltivate dagli alunni nell’ Azienda agraria.
Proprio a questi nomi, alcuni indicati tra i “pionieri della floricoltura”, i ragazzi hanno associato specifiche coltivazioni, svolgendo una serie di interviste e raccolte di immagini, poi gratuitamente donate alla stampa. Protagonisti in assoluto sono i fiori della Riviera, dall’ anemone al garofano all’ alstroemeria, con tanta mimosa, papaveri e lavanda, in un bouquet di fantasia arricchito dal ruscus ornamentale.
Il calore con cui gli studenti sono stati accolti è emozionante e ricorda i tempi, leggendari per chi li ha vissuti, in cui Domenico Aicardi apriva le porte della sua casa per discutere delle ultime tecniche di coltivazione… O Mario Calvino divulgava cultura botanica dalla sua Cattedra ambulante, mentre il giovane Libereso Guglielmi, dall’alto degli alberi, osservava e imparava.
Proprio al giardiniere di Italo Calvino è stato affidato il mese di gennaio e sarà la sua idea di “natura” ad aprire il 2017, nonostante la recente scomparsa non gli abbia consentito di salutare personalmente il nuovo anno.
“Seduto in un’aula con il nipote adolescente ci ha regalato consigli ed il sapere di una vita– ricorda la coordinatrice del progetto, prof.ssa Fulvia Natta –ci ha detto ridendo che le famiglie importanti sono molte e che i mesi in un calendario sono soltanto dodici, ma l’importante è fare del proprio meglio, studiare, essere amici di tutti e conoscere le proprie campagne; un po’ come vorremmo fare noi che teniamo alle nostre tradizioni.”
Forse proprio per riconoscere l’importanza passata e futura di quanto la terra produce e ci regala, nell’Istituto da qualche anno è stato introdotto lo studio della storia della Medicina e della Fitoterapia, un percorso di approfondimento durante il quale gli alunni della quarta sono diventati personalmente relatori.I ragazzi che hanno prodotto il calendario vogliono ringraziare tutti per la collaborazione ed in modo particolare la B.C.C. Caraglio per la realizzazione della stampa: Ryan Logico, Davide Costo, Selene Diraco, Alberto Campana, Fabiano Martinello, Edoardo Botti, Matteo Cabrini, Luca Anfosso, Eleni Cargnino, Alessio Orsillo, Alessio Pirrone, con il prof. Gianpiero Cane e la prof.ssa Fulvia Natta.
“E’ una poesia della vita, una scoperta unica, un continuo cambiamento; perchè ogni pianta possiede e conserva la propria bellezza nel tempo” (Libereso Guglielmi)