Allerta Meteo – La Sicilia meridionale e parte di quella orientale in queste ore continua ad essere interessata dal maltempo, dopo l’alluvione lampo che nella mattinata odierna ha messo sott’acqua il centro di Licata, dove in poche ore sono caduti più di 117 mm di pioggia. Anzi, a dir la verità, l’evoluzione piuttosto lenta verso levante della depressione in uscita dalla bassa Tunisia, ora posizionata con un minimo davanti la costa libica della città di Zuara, ritarderà ulteriormente il miglioramento, che era atteso sull’Isola già dalla serata odierna. Inoltre il sistema ciclonico, inizialmente di chiara natura “baroclina”, ora cominciando a scorrere sopra le ancora relativamente calde acque superficiali del basso Canale di Sicilia sta iniziando ad assumere più caratteristiche di tipo “ibride” sub-tropicali, presentando sul suo bordo più settentrionale, quello meno interessato dalla risalita dell’aria secca dall’entroterra desertico della Tripolitania, una marcata fascia di convezione.
Segno di come all’interno della struttura depressionaria stia maturando un intenso “forcing” di matrice convettiva, in parte favorito dalle temperature, ancora relativamente alte per il mese di Novembre, delle acque superficiali del Canale di Sicilia e del basso Ionio occidentale. In realtà già dalla serata di ieri dall’analisi dei loops satellitari si notava come vicino il piccolo minimo depressionario si cominciava a sviluppare un po’ di convezione, seppur molto blanda e del tutto disorganizzata.
Ora a preoccupare di più è proprio l’enorme banda convettiva che dal basso Ionio si protende fino alle coste meridionali della Sicilia, con una lunga striscia di “Cellule temporalesche” e di sistemi convettivi a mesoscala, più o meno organizzati, che tendono a risalire il quadrante nord-orientale di questa depressione ormai di caratteristiche sub-tropicali. Fino ad ora è stata proprio la massiccia entrata di aria decisamente più secca in quota, nella libera troposfera, a sfavorire una eventuale “tropical transition” del sistema rimasto semi-stazionario davanti le coste libiche.
Come era prevedibile dall’analisi dei valori della vorticità potenziale isoentropica, l’area depressionaria, pur essendo pienamente autonoma e supportata nei bassi strati da una certa quantità di calore latente fornita dalle ancora calde acque superficiali del basso Canale di Sicilia, non è degenerata in un vero e proprio “TLC”, o in un sistema depressionario a tutti gli effetti tropicale, dotato di convezione simmetrica.
Questo minimo depressionario al momento non riesce ad invorticarsi proprio per l’assenza di un vero “forcing” dinamico in quota, che avrebbe potuto imprimere una immensa forza centrifuga, trasformandolo in un “TLC”, con venti molto forti attorno l’occhio, ben oltre la soglia d’attenzione. I venti più forti si sono localizzati in mare aperto, lungo il quadrante nord e nord-est, dove sono attivate correnti da E-NE e Est, con punte fino ad oltre i 50 km/h. Inoltre, la mancata sovrapposizione di un flusso freddo e molto secco nell’alta troposfera, attraverso l’ingresso del “getto polare”, sta impedendo qualsiasi fattore d’innesco per una degenerazione. Eppure, malgrado l’assenza di un significativo “forcing” in quota, questa circolazione depressionaria, ora posizionata davanti la costa libica, riuscirà a mantenere caratteristiche “ibride”, mantenendo lo status sub-tropicale per buona parte del suo percorso, in direzione del mar Libico.
Al contempo le coste ioniche della Sicilia continueranno a rimanere sotto scacco anche per la prossima serata, allorquando la banda temporalesca presente sul quadrante settentrionale di questa depressione, che sta assumendo caratteristiche sub-tropicali, inizierà a risalire lentamente verso nord, cominciando ad abbordare le coste della Sicilia ionica e quelle della bassa Calabria ionica, apportando piogge, forti rovesci e temporali che potranno risultare anche molto intensi e accompagnati da elevati indici di rain/rate.
Specie nelle aree interessate dalle “Cellule temporalesche” più mature, che si origineranno nel tratto di mare antistante il siracusano e la costa catanese. Questi fenomeni potranno causare anche dei disagi, come allagamenti o l’istantaneo ingrossamento dei principali corsi d’acqua. Per cui nelle prossime ore occorre mantenere la massima prudenza durante gli spostamenti, soprattutto durante i fenomeni temporaleschi più intensi. Ecco le pagine utili per monitorare la situazione in tempo reale: