Nel corso del Festival della Scienza, a Genova, Francesca Esposito, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica di Napoli, ha commentato la missione ExoMars: “La vera missione sara’ nel 2020 ma abbiamo capito moltissime cose e devo dire che la tecnologia ha funzionato bene indipendentemente dal fatto che c’e’ stato qualche errore di percorso“. Esposito è anche principal investigator dello strumento DREAMS, un insieme di sensori preposti alla misurazione di parametri meteorologici a bordo del lander Schiaparelli.
“Noi vediamo il progetto complessivo, con tutte e due le missioni e la seconda missione avra’ il compito di cercare se ci sono tracce di vita a 2 metri sotto la superficie di Marte, che e’ sterilizzata dalle radiazioni. Dreams (lo strumento che doveva analizzare le condizioni ambientali e i campi elettrici sul pianeta nel periodo delle tempeste di sabbia) ha avuto un’incidente di percorso ma stiamo gia’ vedendo di fare una replica e di metterlo nel 2020“.
“Stiamo cercando tracce che ci possano fare capire come e’ come arrivata la vita sul nostro pianeta e quindi Marte potrebbe essere un testimone diretto o indiretto di come la vita ha viaggiato nell’universo“.