La luna ha sempre suscitato un enorme fascino tra i popoli sin da tempi immemori, alimentando numerosi proverbi e leggende che hanno superato i secoli, tramandandosi sino ai nostri giorni.
Si dice: “A settembre pioggia e luna de le funghe so ’ la fortuna”; “Nato sotto una bona/ cattiva luna”. In Veneto chi è cagionevole e tonto si dice che “Xe nato in calar de luna”, mentre chi è sveglio e vigoroso “Xe nato in cressar de luna”. Si dice che “la luna non si cura dell’abbaiar dei cani” cioè dei lamenti inutili ; così come va ignorato chi vuol mostrare “la luna nel pozzo”, illudendoci con false promesse. Di chi è presuntuoso ed arrogante, invece, si dice che “si comporta come uno che siede sul sole e posa i piedi sulla luna”. E’ senza dubbio da compatire chi, a causa dei “chiari di luna”, è costretto a “sbarcare il lunario”, magari dormendo “all’albergo della luna”, cioè senza un tetto sulla testa.
Come spesso capita per i fenomeni astronomici, anche alla Superluna sono legate leggende, dicerie e racconti popolari, ad esempio si dice che influisca sul comportamento degli animali. Gli esperti, però, specificano che non esistono prove scientifiche del fatto che la luna piena, in questo caso più grande del normale, influisca sul comportamento degli animali. Ma se la scienza non aiuta, le leggende spopolano. C’è una storia indiana, ad esempio, che racconta come in una notte di luna piena un lupo iniziò a ululare disperato, perché aveva perso uno dei suoi cuccioli. Il pianeta si fece più grande per illuminare il paesaggio e il lupo poté ritrovare il piccolo. Da allora tutti i lupi ululano alla luna piena per ringraziarla.