Terremoto, Settis: “Va in briciole la memoria della nostra storia”

MeteoWeb

Va in briciole la memoria della nostra storia”, una “perdita dal valore incommensurabile, danno irrecuperabile, oblio per le generazioni a venire“. Lo dice l’archeologo Salvatore Settis, gia’ direttore della Normale di Pisa e presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali, in un’intervista alla Stampa. “Sta sparendo un pezzo di noi stessi, della storia d’Italia. La basilica di San Benedetto a Norcia, simbolo del mondo cristiano di cui resta solo la facciata, e’ un esempio nitido“, spiega.

Considerando l’imprevedibilita’ di questi fenomeni, bisogna capire come ci si sta muovendo. Io non ho dubbi sul fatto che ci si adoperi, ma purtroppo i funzionari di storia dell’arte sono pochissimi e non possono essere dove serve. Qui paghiamo i vent’anni di non assunzioni ai Beni culturali. Se non ci sono storici dell’arte in grado d’accorrere subito sul posto e di distinguere un monumento del Medioevo da una casa di dieci anni fa, non andiamo da nessuna parte. Anni di negligenza da parte di tutti i governi. Affidare l’inventario a un incompetente e’ come far curare un malato da uno che medico non è“.

Il secondo aspetto riguarda la prevenzione. Complicata pero’ possibile. I monumenti si devono consolidare cominciando dalle zone piu’ indiziate. Noi italiani siamo generosi, interveniamo di cuore nell’immediato, poi ce ne dimentichiamo. Fino al prossimo disastro“.

Condividi