Niente di nuovo: la terra trema ogni giorno e lo fa da milioni di anni nelle aree “calde” della Terra, laddove avviene la collisione fra placche tettoniche.
Tuttavia un’occhiata alla mappa dei terremoti avvenuti oggi e negli ultimi giorni nell’area europea e medio-orientale, pubblicata in tempo reale sul sito dell’EMSC (European-Mediterranean Seismological Centre), può risultare un esercizio davvero didattico. Sì perché nelle ultime ore sono stati registrati terremoti lungo tutta la fascia caratterizzata da attività tettonica. Dal Portogallo all’Iran, una gran quantità di terremoti (tutti per fortuna di magnitudo inferiori a 4.0 e senza conseguenze per la popolazione) ha evidenziato le aree calde.
Partendo dall’estremo occidentale: una scossa di magnitudo 3.4 al largo del Portogallo. Proprio lì passa il margine tettonico fra Placca Africana ed Eurasiatica. Pochi giorni prima anche nel sud della Spagna e nel nord del Marocco erano state registrate scosse.
Spostandoci verso est: Pirenei, altre scosse. Ed ancora, zona delle Alpi francesi, in Alta Provenza, serie di scosse che hanno fatto tremare l’area del forte sisma del 1909. Scendendo verso sud, lungo l’Appennino, ecco la ferita lasciata dai grandi terremoti del drammatico periodo agosto-ottobre 2016. Poi ci si sposta ad est, dove un’intensa attività sismica sta interessando Grecia, Albania, Montenegro: insomma, l’area meridionale della Penisola Balcanica. Anche qui, tutto nella norma, è questa l’area più sismica d’Europa, insieme all’Italia del sud. tantissime le scosse anche in Turchia, e poi via continuando verso est fino all’Iran: tutte le scosse si concentrano nelle aree di margine tettonico, laddove la Placca Africana e quella Eurasiatica si scontrano.
Con qualche complicazione: per capire i terremoti sull’Appennino, sulle Alpi e sui Carpazi rumeni (altre scosse infatti sono state registrate nella regione di Vrancea proprio mentre si ricordava l’anniversario del sisma del 1940), bisogna introdurre nel quadro la microplacca Adriatica: ma è pur sempre un effetto della collissione fra Africa ed Eurasia. Insomma, con una semplice occhiata all’attività sismica di questi ultimi giorni ed ore, si ha un formidabile quadro dell’attività tettonica in questa porzione di pianeta Terra.