“Noi siamo in pochi e quando cala la notte non possiamo organizzare dei turno di guardia e tenere sotto controllo le macerie. C’è bisogno di pensare alla sicurezza perché nonostante siamo parzialmente isolati, c’è sempre un via vai di persone”. Lo racconta Augusto Coccia, agricoltore e castellucciano doc, all’Agi. I pochi abitanti di Castelluccio di Norcia che hanno scelto di restare, con l’arrivo del buio si sentono un po’ più soli. “Ieri erano qui quelli del Soccorso Alpino che avevano iniziato a lavorare al ripristino di alcuni fontanili per le pecore a valle, ma oggi – racconta Coccia – non si è visto nessuno, a parte gruppi di turisti che salgono, nonostante le strade siano interrotte e vengono a farsi i selfie in mezzo alle macerie delle case. Ho litigato con alcuni di loro, ma non ho certo io l’autorità per fermarli. Serve che qualcuno ci aiuti a ci mandi un servizio di guardia”.
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Terremoto: a Castelluccio folla di turisti per un selfie tra le macerie [GALLERY]
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