Secondo Eugenio Guarducci, assessore al turismo del Comune di Assisi “possiamo parlare di due tipi di epicentri, quello materiale che ha luogo a Norcia e in tutta la Valnerina e poi un epicentro di danni indiretti che purtroppo sempre piu’ si sta delineando nella zona compresa tra Assisi e Perugia, citta’ che insieme incubano circa il 40% del turismo umbro. E su questa zona rischiano di concentrarsi le scosse economiche,” spiega all’ANSA. “Quello che dobbiamo cercare di far capire a chi deve prendere le decisioni e’ che venga riconosciuto questo secondo cratere che non e’ fisico ma di tipo economico“. “Si deve sapere che ci sono due epicentri, quello fisico e materiale e quello immateriale, di cui si parla poco, verso il quale bisogna con urgenza prendere provvedimenti perche’ ci sono imprese che sono combinate malissimo“. “Per quanto riguarda il turismo dopo il terremoto di questa estate abbiamo preso una bella batosta tutti quanti in Umbria e non solo nelle zone del sisma, ma ad ottobre la situazione stava risalendo e stavano tornando su valori non come quelli della crescita del 2016 ma comunque ci si avvicinava al 2015. Con l’ultima potente scossa, ma soprattutto con questo sciame sismico che non smette, il tema e’ drammatico e noi dobbiamo assolutamente arginare e tranquillizzare gli operatori che altrimenti la settimana prossima inizieranno a far partire i licenziamenti“.
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Terremoto, assessore di Assisi: il turismo è l’epicentro immateriale
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