L’Italia sta ‘sussultando’ in almeno cinque regioni, con terremoti di magnitudo abbastanza lieve e localizzati in zone molto distanti le une dalle altre per vedere un eventuale collegamento. “E’ un’attivita’ abbastanza continua, in linea con quella che notiamo in Italia nell’arco di un anno un po’ dappertutto e che per questo non stupisce“, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). All’indomani della scossa di magnitudo 4,4 avvenuta nella zona de L’Aquila, vicino a Campotosto, oggi la rete sismica nazionale ha registrato un terremoto di magnitudo 3,7 nella zona di Reggio Emilia. Scosse molto piu’ lievi sono avvenute anche in Molise, nella zona di Isernia, nel tratto di mare Adriatico al largo delle Marche e in Campania, nell’area del Vesuvio. “In Italia di terremoti di lieve entita’ ce n’è sempre, e sono sempre diversi. Tutte le zone in cui sono avvenuti quelli registrati in questi giorni sono sismiche“, ha osservato Amato.
Nella zona de L’Aquila la scossa di magnitudo 4,4 ha ha avuto un po’ di piccole repliche sia ieri sera sia oggi, tutte di magnitudo inferiore a 3. “Continuiamo a monitorare l’area – ha aggiunto – e riusciamo a localizzare anche terremoti molto piccoli“. Il terremoto di magnitudo 3,7 avvenuto nell’area di Reggio Emilia e’ avvenuto intorno a 20 chilometri di profondità e abbastanza vicino alla zona al centro del sisma del 2012, ma ancora più vicino a quella colpita dalla sequenza sismica del 1996. “Al momento – ha aggiunto – non sembra avere avuto repliche, non c’e’ stata una sequenza“. Tanti altri piccoli terremoti sono stati registrati nell’Adriatico, al largo tra Marche e Romagna, nella zona del Vesuvio. “Non c’e’ nessun legame fra loro. Sappiamo che la zona di Isernia e’ molto sismica e negli ultimi mesi ha avuto diversi terremoti. Nelle zone sismiche – ha aggiunto – ci sono terremoti molto frequentemente e se questi avvengono molto vicini nel tempo non e’ detto che siano legati fra loro“.