È stata misurata la voragine apertasi in seguito al terremoto del 30 ottobre ai Piani di Castelluccio, ai piedi del Monte Vettore. A misurare il sinkhole, di cui abbiamo parlato ampiamente in questo articolo, sono state le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna del Collegio della Regione Marche.
Secondo le misurazioni, il terreno è collassato per una profondità di sei metri, mentre il diametro della voragine è di circa 4,7 metri. Per la misurazione è stato necessario l’uso di corde e tecniche speleologiche.
Non è un fenomeno nuovo per chi conosce la montagna, e soprattutto per chi frequenta l’Appennino. Nelle piane montane dell’Appennino, catena montuosa in gran parte formata da rocce carbonatiche, fenomeni di collasso come questo ce ne sono in abbondanza. A volte i collassi avvengono in seguito a forti piogge, in questo caso il terremoto ha dato una “spallata”, accelerando il processo di collasso. In certi casi rendono accessibili ambienti sotterranei molto vasti, ed hanno profondità ben maggiori della voragine apertasi ora.