“Non vogliamo violare le regole, anzi le stiamo rispettando. E le regole parlano di eventi eccezionali. Ed e’ difficile immaginare un evento eccezionale diversamente da una serie di eventi sismici che in 7 anni colpiscono diverse zone d’Italia. Non considerare evento eccezionale il sisma nella sua complessità sarebbe un atto profondamente ingiusto, al punto da definirlo illegittimo. Tutto quello interessa quindi l’edilizia scolastica deve andare fuori dal patto di stabilità”. Così il premier Matteo Renzi nel corso della sua informativa urgente nell’aula della Camera.
“Quando parliamo delle vittime e del dolore di quelle comunità contemporaneamente diciamo anche che il sistema dell’emergenza ha consentito di salvare 238 persone, mentre per L’Aquila furono 112” – aggiunge il Premier – “Un lavoro straordinario della solidarietà nazionale anche per le scuole, con la riapertura straordinaria, grazie anche a moduli temporanei”
Arte, scuola e ricostruzione
“Quanto beni culturali, la situazione di edifici di interesse artistico si e’ ulteriormente aggravata” dopo le scosse di ottobre. “Alcuni interventi erano stati fatti dal 24 agosto ad ottobre ma anche gli interventi di messa in sicurezza provvisoria sono stati ovviamente spazzati via dal Terremoto con potenza 6.5” Finora sono stati effettuati, sottolinea, “importanti recuperi di opere d’arte”.
“Gli eventi sismici hanno ulteriormente gravato i danni agli edifici scolastici. – prosegue – “Stiamo facendo una nuova analisi puntuale, edificio per edificio, e naturalmente il nostro metodo di lavoro prevede la sistemazione in altri istituti magari con doppi turni”, degli studenti. “O in assenza di questa soluzione il ricorso a moduli temporanei sostitutivi degli edifici scolastici. Come ad Amatrice, dove il liceo e’ stato terminato il 7 novembre”
La violenza della scossa anche se non ha fatto morti non può far fare “finta di non vedere che si e’ creato un problema di natura straordinaria: le altre scosse non avevano avuto questo livello di profondità e violenza. Da 1200 persone assistite al 26 ottobre – spiega il premier – si e’ passati a oltre 30 mila assistiti in 4 regioni, un terzo in alberghi e strutture ricettive, gli altri in strutture comunali. Al 25 ottobre erano 2500 gli operatori impegnati nell’assistenza, ora sono 6500, un lavoro per il quale il governo vuole esprimere gratitudine. Ancora una volta si e’ dimostrato che nell’emergenza l’Italia ha pochi paragoni al mondo e questo ha consentito di salvare 228 persone dalle macerie”