Tornado: cosa sono e perché si originano questi fenomeni meteorologici estremi?

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Un violentissimo tornado ha colpito oggi l’area metropolitana di Roma causando due vittime e pesanti danni. Ma cosa sono i tornado, e perché si originano?

La parola tornado deriva dallo spagnolo, ed è il termine usato inizialmente in Messico e in America settentrionale per indicare violentissime trombe d’aria, perturbazioni atmosferiche caratterizzate dalla estrema violenza del vento. In Italia questi fenomeni, che – bisogna ricordare -non sono una novità, sono sempre stati chiamati “trombe d’aria”.

Tornado e tromba d’aria sono sinonimi. Alla parola tornado si associa in generale una violenza maggiore, abituati come siamo alle immagini delle gigantesche trombe d’aria americane. Ci troviamo però di fronte allo stesso evento meteo estremo, che purtroppo anche in Italia è sempre avvenuto, causando talvolta gravi danni e vittime.

Dal punto di vista fisico, il tornado è costituito da un grande vortice d’aria che ruota violentemente in contatto con il terreno: il vortice scende generalmente da un cumulonembo. E’ quasi sempre osservabile come una nube a imbuto. Quasi sempre i tornado vengono preceduti dalla formazione della cosiddetta “nube ad imbuto” (funnel cloud) che, dalla base del cumulonembo, scende verso il suolo fino a toccar terra.

Fra tutti gli eventi meteo estremi, il tornado è quello che in un piccolo spazio riesce a concentrare la massima energia distruttiva, spazzando sul suo cammino tutto ciò che incontra. Lo abbiamo visto bene oggi a Roma, dove una palazzina è risultata sventrata.

I tornado possono avere vari gradi di distruttività, soprattutto sulla base della velocità del vento. Si può arrivare a valori record superiori a 322 km/h, con punte oltre i 500 km/h. Per capirci, ben più della velocità dei venti durante un uragano di categoria 5. Le infrastrutture dell’uomo hanno molta difficoltà a resistere a questa violenza. Più pericolosi ancora risultano i grossi oggetti scaraventati come proiettili contro cose e persone.

La classificazione dei tornado avviene in base alla rilevazione dei danni causati: si utilizza la Scala Fujita, che come avviene per la Scala Mercalli dei terremoti prende in considerazione l’entità del danno causato. Si va dal grado EF0 (debole) al grado EF5 (Catastrofico, con velocità> 322 km/h). Il tornado che ha colpito oggi Cesano potrebbe aver raggiunto il grado EF3 (forte).

In Italia ed in Europa, a differenza di quanto si crede, i tornado (o trombe d’aria) sono fenomeni del tutto normali. Spesso si crede che il loro verificarsi sia sinonimo di eccezionalità, tuttavia nella storia recente e passata, ci sono stati numerosi episodi distruttivi legati a questi fenomeni, anche nel nostro paese.

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