Gli agricoltori nel sud del Madagascar, colpiti da tre anni di devastante siccità, hanno urgente bisogno di maggiore sostegno così da poter seminare in tempo per le stagioni di dicembre e di gennaio, hanno reso noto oggi l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (Fao) e il Programma Alimentare Mondiale (WFP). Le due agenzie hanno sottolineato che per fornire questo sostegno e aiutare ad affrontare l’aggravarsi dell’insicurezza alimentare nel sud del Madagascar sono necessari maggiori finanziamenti. La Fao inizierà la distribuzione di talee e sementi il mese prossimo, con l’intento di raggiungere circa 170.000 famiglie di contadini nei distretti del sud dove più grave è l’insicurezza alimentare. Contemporaneamente, queste stesse famiglie riceveranno cibo o contanti come parte di un programma di assistenza in corso del WFP così da riuscire a sopravvivere fino al prossimo raccolto di marzo/aprile. Il WFP ha distribuito cibo nelle aree di maggiore necessità sin da giugno e denaro in luoghi dove i mercati sono ancora funzionanti, sin da luglio. “La stagione della semina offre una piccola opportunità agli agricoltori locali di riavviare la produzione agricola. Migliaia di famiglie stanno già patendo la fame. Perdere quest’occasione si tradurrà in una grave e prolungata crisi alimentare e dei mezzi di sostentamento, rendendo la situazione delle famiglie ancora più disperata“, ha affermato José Graziano da Silva, Direttore Generale della Fao. 850.000 persone – circa la metà della popolazione del sud del paese – stanno patendo la fame e hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente, secondo i più recenti riscontri del Quadro Integrato di Classificazione della Sicurezza Alimentare (IPC). Questi indicano che la sicurezza alimentare e nutrizionale potrebbe peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi se non s’incrementeranno con urgenza gli interventi umanitari. Si stima che nel complesso, nel 2016/17, siano circa 1,4 milioni le persone che soffrono d’insicurezza alimentare nelle tre regioni meridionali dell’isola.La Fao sta fornendo talee di patate dolci e di manioca per le semine dei piccoli agricoltori, oltre a una varietà di sementi resistenti alla siccità. Saranno anche distribuiti strumenti e offerto sostegno alle famiglie di piccoli allevatori. “Come ho avuto modo di vedere di recente nel sud del Madagascar, gli agricoltori sono in una situazione disastrosa“, dice la Direttrice Esecutiva del WFP Ertharin Cousin. “Ma, attraverso una risposta comune, le nostre due agenzie possono cominciare a cambiare questa situazione, non solo fornendo un sollievo immediato ma dando alle comunità i mezzi di cui hanno bisogno per nutrirsi“. Mentre il WFP e la Fao hanno assicurato i fondi per lanciare il loro programma congiunto di assistenza, senza nuovi finanziamenti non riusciranno a raggiungere tutte le famiglie contadine colpite dalla siccità. Dei 22 milioni di dollari necessari, la Fao ne ha ricevuti sinora soltanto 4,5 milioni. L’operazione di aiuti contro la siccità del WFP, che si estende fino a marzo 2017, si trova ad affrontare un deficit di 50 milioni di dollari su un totale di 82 milioni di dollari necessari.All’inizio di quest’anno, la mancanza di piogge ha determinato nel sud dell’isola un calo significativo della produzione di mais, di manioca e di riso. Nel frattempo, l’aumento dei prezzi continua a ridurre il potere d’acquisto della popolazione e a erodere la sicurezza alimentare dei più vulnerabili. Molte famiglie hanno adottato strategie di sopravvivenza, come mangiare meno spesso, cibarsi di semi, e vendere animali, attrezzi agricoli e persino terreni.