“Bene! E’ una notizia davvero positiva che sul pianeta Terra da qualche parte un gruppo di ricercatori di biologi e medici sia riuscito ad applicare la tecnica (CRISPR-cas9) su cellule in provetta da impiegare poi per terapie cellulari di medicina rigenerativa“. Lo ha spiegato all’AGI Carlo Alberto Redi, bioeticista dell’Universita’ di Pavia a proposito dell’annuncio, arrivato dalla Cina del primo intervento sull’uomo di ingegneria genetica finalizzata alla cura del cancro. “La malattia portata in provetta e trattata in provetta per poi tornare nel paziente, direi che la metafora non puo’ che farci gioire e chiedere al mondo delle legislazioni di elaborare norme che consentano di sfruttare il bicchiere mezzo pieno e non farsi chiudere dalle paure degli usi impropri, frutto di elucubrazioni da fantascienza sul bambino disegnato a piacere! Speriamo che le grandi agenzie regolatorie accelerino la produzione di norme rispettose del diritto dei pazienti di vedere presto la possibilita’ di accedere ai risultati di queste prime prove” ha detto il bioeticista che il 22 novembre terra’ una lectio inauguralis del Centro Universitario di Bioetica dell’Ateneo di Parma proprio su questa tecnologia.
L’esperto spiega che ”in attesa che si spalanchino le porte dell’Accademia svedese delle scienze per il premio Nobel per la fisiologia o la medicina per le due vestali della tecnica CRISPR-cas9, Jennifer Doudna e Emmanuelle Charpentier, le applicazioni della tecnica sono gia’ molto avanzate in vari tipi di biotecnologie: da quelle bianche (le applicazioni industriali) in campo energetico per la produzione su larga scala di carburanti ecologici sfruttando il metabolismo di microbi ingegnerizzati per la fermentazione di risorse rinnovabili; la produzione di solventi per la degradazione della cellulosa alterando il genoma di Clostridium cellulolyticum; la produzione di molecole di interesse per la chimica alimentare o per la cosmetica per non dire della produzione di nuovi antibiotici alterando il genoma di Streptomyces albus; o biotecnologie verdi (le applicazioni in agricoltura) o blu (organismi acquatici) o grigie (ambientali, rimozione di inquinanti, conservazione ecosistemi)“.