“Bene! E’ una notizia davvero positiva che sul pianeta Terra da qualche parte un gruppo di ricercatori di biologi e medici sia riuscito ad applicare la tecnica (CRISPR-cas9) su cellule in provetta da impiegare poi per terapie cellulari di medicina rigenerativa“. Lo ha spiegato all’AGI Carlo Alberto Redi, bioeticista dell’Universita’ di Pavia a proposito dell’annuncio, arrivato dalla Cina del primo intervento sull’uomo di ingegneria genetica finalizzata alla cura del cancro. “La malattia portata in provetta e trattata in provetta per poi tornare nel paziente, direi che la metafora non puo’ che farci gioire e chiedere al mondo delle legislazioni di elaborare norme che consentano di sfruttare il bicchiere mezzo pieno e non farsi chiudere dalle paure degli usi impropri, frutto di elucubrazioni da fantascienza sul bambino disegnato a piacere! Speriamo che le grandi agenzie regolatorie accelerino la produzione di norme rispettose del diritto dei pazienti di vedere presto la possibilita’ di accedere ai risultati di queste prime prove” ha detto il bioeticista che il 22 novembre terra’ una lectio inauguralis del Centro Universitario di Bioetica dell’Ateneo di Parma proprio su questa tecnologia.
Tumori, l’esperto: “ingegneria genetica contro il cancro è ottima notizia”
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