Uno studio condotto da alcuni sociologi dell’Università della California di San Diego ha concluso che l’uso moderato del social network Facebook potrebbe essere associata ad una maggiore aspettativa di vita. Lo studio, pubblicato in un articolo sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS), ha comparato i dati di dodici milioni di utenti di Facebook in California con le loro cartelle cliniche.La conclusione principale è che gli utenti di Facebook nati in un determinato anno hanno un 12% in meno di probabilità di morire rispetto a quelli nati nello stesso anno e che non utilizzano il social network. Il direttore dello studio, William Hobbs ha detto che i risultati confermano la teoria sviluppata nel 1979 dalla sociologa Lisa Berkman secondo la quale le persone con forti legami sociali hanno un’aspettativa di vita più lunga.Lo studio del 1979 si basava sulle interazioni personali: l’attuale ricerca ha concluso che accettare richieste di amicizia o pubblicare fotografie sul social significa stabilire legami sociali: “Interagire online sembra salutare quando l’attività è moderata e integra le interazioni personali, ha dichiarato Hobbs, che ha tuttavia riconosciuto che i risultati possono essere dovuti a differenze economiche e sociali tra utenti e non utenti di Facebook.
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