Si celebra oggi, 6 dicembre, San Nicola, uno dei Santi più popolari di tutta la cristianità. Nonostante la sua fama sia universale, documentata da Chiese e opere d’arte, da istituzioni e tradizioni legate al suo nome, e il suo culto largamente diffuso, le notizie storiche sulla sua vita e sulle sue opere risultano scarne.
Secondo le ricostruzioni più accreditate, nacque a Pàtara, in Asia Minore, importante città della Licia, una regione a sud dell’Asia Minore, attuale Turchia , tra il 261 e il 280 d.C, da genitori benestanti e ferventi cristiani.
Dal 305 al 313 San Nicola subì le privazioni del carcere e dell’esilio durante la terribile persecuzione ordinata dall’imperatore Diocleziano, fedele al tradizionale culto pagano romano, contro tutti i cristiani dell’impero d’Oriente. Liberato da Costantino ne uscì ancora più rafforzato nella fede, riprendendo un’intensa attività di evangelizzazione. Quasi certamente fu tra i 318 protagonisti del primo Concilio ecumenico indetto nel 325 a Nicea, in Turchia, dall’imperatore Costantino per riconciliare il mondo cristiano d’Oriente e di Occidente. Si narra che durante l’assise San Nicola, strenuo sostenitore della tradizione, si scontrò duramente con il teologo Ario, il quale, al contrario, negava la Trinità Divina, sostenendo che soltanto il Padre dovesse essere considerato veramente Dio. All’apice del diverbio San Nicola, accecato dalla rabbia, avrebbe schiaffeggiato l’eretico, un gesto che gli costò il ritiro delle insegne episcopali e la prigione. Ma Dio, si narra, decise di liberarlo e di riconsegnargli la carica di vescovo.
Diversi secoli dopo la sua morte, quando in Puglia subentrò il dominio normanno, “Nicola di Mira” divenne “Nicola di Bari”. Sessantadue marinai baresi, sbarcati nell’Asia Minore già soggetta ai Turchi, arrivarono al sepolcro di Nicola, impadronendosi dei suoi resti che, il 9 maggio 1087, giunsero a Bari. accolti in trionfo.