L’inverno mite di questi ultimi giorni oggi si è trasformato quasi in una ‘primavera dicembrina’, nel nord Italia, grazie anche alla Tramontana. Genova (21 gradi alle 14,00) e Bergamo (19) hanno battuto i loro record storici di massima per questo mese e Milano (20) ha eguagliato quello del 1979. Anche Torino ben oltre la media stagionale (15 gradi), accompagnata da Trieste (17) e Bolzano (16). Tuttavia dal pomeriggio di domani l’inverno torna a farsi sentire con forza soprattutto al centro-sud, a causa di un’ampia zona di bassa pressione proveniente dall’Europa orientale.
La Protezione Civile ha lanciato un allerta per vento forte già da oggi, e neve, da domani, con raffiche di burrasca forte su Puglia, Basilicata e Calabria. In particolare zone adriatiche e ioniche potrebbero essere colpite da mareggiate nelle prossime ore. Secondo i meteorologi del Centro Epson, il picco del clima invernale è previsto per giovedì. Nel frattempo la temperatura dovrebbe calare mediamente anche di 10 gradi. In particolare, spiegano, “tra mercoledi’ e venerdi’ delle correnti molto fredde, avanguardia di una massa d’aria artica in scivolamento sull’Europa Orientale, investiranno il Centrosud e le Isole, dove porteranno un clima decisamente piu’ invernale con un brusco abbassamento delle temperature”. Al Nord, ancora in parte protetto dall’alta pressione nelle prossime 24-48 ore, “le correnti gelide invece riusciranno a infiltrarsi solo parzialmente, favorendo comunque un moderato calo termico. La massa d’aria gelida e’ pero’ piuttosto asciutta e quindi le piogge e le nevicate saranno poche: in particolare domani qualche pioggia su medio versante adriatico e regioni meridionali con nevicate che a fine giornata si spingeranno fino a quote collinari. Giovedi’, poi, ancora qualche pioggia residua, con neve fino a quote collinari, solo all’estremo Sud”.
Secondo il bollettino dell’Aineva, in questi giorni si rileva anche il pericolo di valanghe, marcato o moderato, nelle Alpi occidentali, dove si registra un buon innevamento oltre i 2.000 metri. La situazione più delicata riguarda comunque i monti del Piemonte dove, nelle ore centrali della giornata sono possibili “distacchi spontanei di valanghe di neve a debole coesione e a lastroni, generalmente di piccole o medie dimensioni, dai pendii maggiormente ripidi e soleggiati”. Per quanto riguarda infine gli ultimi due giorni dell’anno, secondo quanto prevedono i meteorologi, “l’afflusso di aria fredda verso le regioni meridionali e sulla Sicilia si indebolira’ venerdi’ e sabato e anche i venti si faranno meno intensi. Avremo quindi condizioni di tempo prevalentemente buono in tutto il Paese. In particolare, anche nella notte di San Silvestro avremo bel tempo in tutta Italia, con cielo sereno al Centronord e pochi annuvolamenti innocui al Sud; attenzione pero’ al rischio di qualche nebbia in pianura padana e lungo le coste dell’alto Adriatico”.