Sebbene le concentrazioni di particolato rilevate nel 2016 siano risultate fino ad oggi tra le più basse mai registrate, nei giorni scorsi le condizioni di vento debole e di inversione termica al suolo nelle ore più fredde hanno determinato una situazione molto favorevole all’accumulo degli inquinanti, in particolare, sulle aree pianeggianti della Lombardia, dove le concentrazioni di PM10 sono risultate superiori ai limiti. In tutti i capoluoghi lombardi, con l’eccezione di Como, Lecco e Sondrio, le concentrazioni di PM10 misurate dalle stazioni della rete di rilevamento di Arpa Lombardia hanno superato i 50 mg/m3. Questi i valori di PM10 (mg /m3) più alti registrati ieri in ciascun capoluogo: Bergamo 62, Brescia 70, Como 40, Cremona 85, Lecco 36, Lodi 66, Milano 77, Monza e Brianza 88, Mantova 74, Pavia 56, Sondrio 44, Varese 52. Ai fini dell’applicazione del ‘Protocollo per l’attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria’ sono, quindi, stati raggiunti sette giorni consecutivi di superamento della prima soglia in provincia di Brescia, sei in quella di Cremona, cinque a Mantova, quattro a Bergamo, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia e Varese. Le odierne condizioni di stabilità associate all’alta pressione insistente sull’Europa, con assenza di precipitazioni, venti da calmi a deboli e fenomeni di inversione termica al suolo, persisteranno ancora nei prossimi giorni favorendo un ulteriore accumulo degli inquinanti e il probabile superamento diffuso dei limiti fino a sabato prossimo.